- Accesso stradale
- strada molto sconnessa in alcuni punti
- Quota neve m
- 2100
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Gran gitone che si è rivelato praticamente perfetto grazie all’insperato rigelo che si è manifestato nella notte. 2 gradi, anche meno, alla partenza e neve rigelata in profondità.
Dal park si portano gli sci per circa 35 minuti sin oltre la passerella dopo il rifugio d’Averole. La passerella è danneggiata ma, con qualche attenzione, si riesce a passare senza troppi problemi. Neve continua salvo una cinquantina di metri nella parte bassa in cui occorre seguire il sentierino sulla destra; salendo i pendii migliorano e sono prima utili i rampant, poi indispensabili i ramponi in alcuni tratti della risalita della lunga spalla finale.
Si parte in sci dalla vetta. In salita, per un malinteso, avevo lasciato gli sci alla base dell’ultimo risalto. Salito in vetta ho visto le condizioni e sono tornato a riprendermeli, portandomeli su.
Neve perfetta e abbondante dalla vetta sino ad almeno 2.500/2.600. Poi la neve mostra qualche segno di stanchezza (bugnoni, rigolette) ma mai come dalle nostre parti e sostanzialmente la sciata non ne soffre. Si scende un po’ ovunque nella parte alta e poi per la lingua principale del vallone, ancora corposa, sin oltre il punto in cui al mattino si incontra la neve. Poi, lenta risalita alla passerella e all’Averole. Giornata spettacolare mentre sulle nostre valli stazionava ampia nuvolaglia.
Con Pier e la piacevole compagnia di Gianni, Carlo e Clara.
p.s. Da oggi è aperto l’Iseran (stamane era ancora chiuso).