Arnas (Punta d’) o Ouille d’Arbéron e Croce Rossa traversata di cresta dal Vallone d’Arnas

Arnas (Punta d’) o Ouille d’Arbéron e Croce Rossa traversata di cresta dal Vallone d’Arnas
La gita
enzo51
4 06/09/2016

Partito dal vallone d’Arnas all’altezza dei cartelli per il rifugio Cibrario con sentiero n.120 alle 4.10. Senza toccare il rifugio procedo in direzione del Colle Altare..e’ l’alba. Eseguo il percorso esattamente inverso a come descritto nel precedente post. Salgo la Rossa per la cresta est (vedi relazione a parte), evitando il salto iniziale. Come detto per via del brecciolino ricoprente le rocce, ho dovuto procedere adottando tutte le precauzioni del caso. Corda e ramponi rimasti sempre nel sacco, tranne il casco. Mezzo di sicurezza sempre utile comunque, ovunque dove ci sono tratti ripidi da affrontare e soprattutto per evitare craniate indesiderate. La cresta nord della Croce Rossa col suo resistente ghiacciaietto pensile (che ho contornato) offre qualche spunto interessante, specie nel tratto aereo a monte del Passo Martelli (a mio avviso passi di (II°) e tanta esposizione. Faticosa e monotona la risalita alla Arnas per la sfasciumosa cresta sud est. Dal Passo Martelli, un tentativo di scendere al lago della Rossa per vedere se era possibile dare un taglio al tutto, subito morto sul nascere. Troppo pericoloso per le continue scariche. Optato per il giro piu’ lungo a rientrare, ovvero con discesa lato francese per sfasciumi (sud ovest) sui resti dell’antico ghiacciaio che un tempo giungeva fin quassu’, sottinteso di Baounet, Che ho ripercorso tutto per intero, fino a toccare il punto piu’ alto in fase di rientro, il Colle della Valletta. Moderatamente ripido, per di piu’ granuloso, quindi risalito in sicurezza senza ramponi anche in questo caso rimasti nel sacco. Rigagnoli di superficie a scorrere allegri a valle..del resto fa caldo e, i ghiacciai ormai sempre piu’ striminziti e neri offrono in questa stagione il loro aspetto peggiore. D’obbligo una sosta al rifugio (ancora discretamente affollato..chiude domenica), sulla via del ritorno. All’auto alle 6pm. Lunga passeggiata per valloni creste e colli dalla durata di 13h50 soste comprese. Modeste le difficolta’ alpinistiche ampiamente pero’ compensate dal notevole dislivello che via via si somma strada facendo lungo un percorso di una 20na di km. Tutto l’anello nell’insieme. E si..e’ proprio quello riportato nei dati gita. Pero’ con rifugi e bivacchi in zona nulla vieta di dimezzare gli sforzi che un giro di tale portata comporta, a meno di essere ben allenati. Giornata spaziale aria mite a regime di brezza.

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