Arnas (Punta d’) o Ouille d’Arbéron da Avèrole

Arnas (Punta d’) o Ouille d’Arbéron da Avèrole
La gita
andrea81
5 09/06/2018
Accesso stradale
si arriva a Pre du Plan (no divieto) con auto basse attenzione ad breve tratto dissestato
Osservazioni
Visto cadere valanghe a pera
Neve (parte superiore gita)
Polverosa pesante
Neve (parte inferiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
2200

Partito alle 6.30, nonostante al Moncenisio ci fosse un bel nebbione qui ial fondo della val d’Averole il cielo era sereno. La neve inizia 10′ dopo il Refuge d’Averole nel pianoro prima dell’inizio della gorgia di salita, che in basso si sta aprendo (conviene stare inizialmente sul lato sinistro). Poco rigelo ma su questa neve estiva si sale bene, e di fatti la salita è stata rapida fino a che la neve estiva non è diventata bianca, segno delle nevicate associate ai recenti temporali. Da qui in poi non avendo avuto il tempo di trasformarsi la neve sarà crosta non portante, un po’ meglio per gli sci. Raggiunto il Col d’Arberon comunque abbastanza rapidamente, ma da qui in poi la neve recente aumenta sensibilmente e di conseguenza anche la fatica. Il ripido (anche se breve) muretto per raggiungere la dorsale di salita l’ho fatto coi ramponi cercando di salire dritto per dritto, fatica immane con sfondamenti anche fino alla coscia. Raggiunta la dorsale rimesso le ciaspole per il tratto più dolce, dove ho raggiunto un gruppo di scialpinisti bolognesi, quindi nuovamente coi ramponi salendo il crestone, neve orrenda, marcia e faticosissima, ci siamo alternati un po’ a pestare la traccia gli ultimi 100 m sono stati eterni, giunto in cima dopo 4 ore (crestina finale abbastanza pulita, ma si può passare sotto sul lato destro nella neve).
Dopo una doverosa pausa, iniziato la discesa, neve talmente molle che sarebbero servite le ciaspole che avevo però lasciato più sotto). Nel tratto ripido sotto la dorsale mentre scendevo uno scialpinista ha staccato una valanghetta di neve marcia che per fortuna è passata più a destra rispetto a dove mi trovavo, prestare attenzione in questo punto. La restante parte di discesa (dopo la breve risalita al colle) è stata invece divertente con piacevoli scivolate su pendii dalla pendenza ideale. Un po’ di cautela nella gorgia finale per non finire nel torrente.
Oltre a me oggi altri 9 scialpinisti, stranamente poca gente. Visto e sentito scariche di neve in ogni dove e in ogni esposizione, temperatura caldissima già alle 8 del mattino

Gita a cui tenevo da molto tempo, oggi con questa neve brutta e faticosa ha avuto il vantaggio di essere più “facile” per uno scarso alpinista come me.E dire che la giornata era iniziata con diversi intoppi (nebbia al Moncenisio che non lasciava presagire nulla di buono, poi arrivo ad Averole e dopo 500 m a causa di un tratto dissestato dove toccavo sotto con l’auto sono dovuto tornare indietro, un gentile francese mi ha dato uno strappo, faccio per legare gli scarponi e si rompe il laccio….).
Direi che questa può essere l’ultima per questa stagione. Il dislivello si fa sentire ma lo sviluppo del percorso non è particolarmente lungo, con altre condizioni di neve sarebbe stata sicuramente più godibile.

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