Argentera, cima sudparete O

Argentera, cima sudparete O
La gita
mariomonaco
5 17/04/2011
Neve (parte superiore gita)
Polverosa
Neve (parte inferiore gita)
Crosta da rigelo portante

Partiti con Diego Fiorito dal rifugio Bozano, in salita percorriamo il canale sino alla Forcella 3240 m., passiamo sulla parete est seguendo una cengetta orizzontale per circa 30 metri, risaliamo il salto di 5-6 metri di III (chiodo) uscendo sulla cresta che conduce alla cima sud. E’ meraviglioso trovarsi sulla vetta dell’Argentera ricoperta di neve e con le montagne circostanti ancora bianche a perdita d’occhio, mentre dal basso ogni tanto sale qualche sbuffo di nuvola che subito si dissolve.

Discesa: partiamo direttamente dalla vetta per la parete Ovest. Discesa “covata” e coccolata da tempo, perché nel pendio ovest in inverno la neve non aderisce e viene spazzata dai venti. Oggi troviamo il pendio in buone condizioni, con un fondo non troppo duro ricoperto da qualche centimetro di farina leggermente addensata dal sole, sulla quale pennellare a piacere. Nella parte bassa lasciamo correre gli sci verso destra e , valicato il Promontoire, iniziamo il paziente allestimento della calata. Ci porterà via molto tempo (infatti arriveremo al Gias delle Mosche al buio) per ripulire le rocce dalla neve e trovare la fessura per i chiodi, segue calata sul ripido fianco del canale della Forcella dove riprende la discesa in sci. Forcella con neve buona sin sotto il nevaio sospeso, già un po’ irregolare ed impegnativa nella parte bassa: qui il sole ad aprile non perdona e provoca colate di neve che danneggiano il fondo. Discesa impegnativa e particolare anche dal punto di vista alpinistico, con il fascino della grande parete.

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