Argentera (Cima Sud) Sperone Salesi

Argentera (Cima Sud) Sperone Salesi
La gita
eugenio88
4 11/09/2021
Traccia GPX

Prtiti ore 6.30 dal Bozano (ottimo rifugio) e seguito il tubo nero dell’acqua fino alla cisterna. Scesi qualche metro, attraversato il canale detritico per poi risalire la fascia rocciosa che porta su una prima cengia (ometti). Attraversato questa, vero destra, si scende nuovamente di qualche metro per arrivare alla base di un canalino che, una volta risalito, porta all’attacco degli speroni. Il Salesi è l’ultimo in fondo.
L’avvicinamento non è difficile ma è sempre esposto, prestare attenzione se è bagnato (come lo abbiamo trovato noi).
La parete guarda a O-NO, il sole lo si vede tardi e solo una volta alti.
La prima parte della via non è difficile: l’abbiamo percorsa in conserva protetta su difficoltà di massimo III grado, con numerose varianti (roccia molto lichenata e scivolosa, se bagnata). Non si incontra nessun materiale in via nella prima parte.
Raggiunto un tratto in cui spiana leggermente, si sale senza difficoltà fino alla base del tratto in cui lo sperone si impenna, qui si trova un ometto.
Da questo punto abbiamo iniziato a proseguire a tiri (saranno poi 8 in totale, tutti lunghi, oltre i 30 metri).
il primo tiro non è troppo faticoso (almeno un chiodo presente) parta alta proteggibile con nut piccoli. La partenza del secondo tiro, a mio avviso, è un bel V, specie se bagnato e scivoloso come lo abbiamo trovato noi: un chiodo presente sotto il tettino, integrabile con un friend, permettono di affrontarlo e uscire verso sinistra; in seguito tenere il filo dello sperone, occhio agli attriti, fino ad una sosta a chiodi. Oltre, le difficoltà mollano un po’ e non si raggiungono più passaggi sopra il IV grado e c’è la possibilità di trovare comode soste su spuntoni e/o strozzature, da questo punto in poi. La roccia è buona ma nella prima e ultima parte esiste il rischio di muovere pietre, anche grandi (occhio non solo a cosa si tira, pesta, ma anche alla corda!). Lo sperone porta diretto sulla cresta che arriva dalla Spalla, verso la Cima Sud. Raggiunta la cresta, la si percorre verso sinistra, senza particolari difficoltà e si raggiunge la vetta (ore 16.30 circa, per noi).
Discesa sulla normale non difficile, ma da fare con ancora un po’ di attenzione, vista l’esposizione della cengia della via normale dell’Argentera. Raggiunto il Passo dei Detriti, scendere è solo questione di volontà!
Noi eravamo cordate da tre elementi: utilizzato due mezze corde, una serie di friend dallo 0.1 al 3 BD, un mazzetto di nut e diversi cordini. Portarsi acqua (almeno un litro), sulla parete non ce n’è e non la si trova in discesa fino al rifugio Remondino.
Non esiste segnale telefonico, fino a circa il Passo dei Detriti.
Allego traccia gps, utile in particolare per non perdere tempo durante l’avvicinamento!
Con un po’ di attenzione si possono vedere anche qui alcune sassifraghe!

Un vero vione di montagna, percorso nel contesto delle verifiche del modulo roccia per il XXX CORSO INSA.
in cordata con me Federico G. con l’istruttore Luca Berta; altre cordate oggi sul Salesi: Pietro G. e Giuseppe G. con istruttore Max Demonte e Andrea D.R. e Raffaele F. con istruttore Andrea Fasciolo che ci ha guidati, per non ravanare troppo, durante l’avvicinamento.
Un saluto alle altre cordate di candidati e istruttori sugli altri due speroni della Ovest: Promontoire e Campia! Un grande ringraziamento al collega di corso Stefano Rampado che, dopo la sua via, è venuto a raccattarci in auto al Pian della Casa del Re, evitandoci il rientro a piedi fino al Gias delle Mosche!

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