Secondo giorno in marittime. Tappa 3 (ultima).
Dopo aver pernottato al Bozano (ottimo trattamento, cena e birra bozanina squisite, brillante Marco il rifugista) si riparte alle ore 7.20.
Dal Bozano seguiamo il tubo dell’acqua fino al canale della Forcella (40 min dal rifugio) da dove proseguiamo verso destra con percorso non obbligato fino a reperire la cengia biancastra alla base dei tre speroni.
L’attacco non è evidente siamo saliti cercando i passaggi più facili. Bella salita alpinistica in ambiente fantastico e selvaggio, lungo l’itinerario abbiamo trovato solo un cordino ed alcuni ometti ad indicare la strada. Abbiamo progredito interamente in conserva lunga protetta, con Simone che mi ha assicurato dall’alto nei passaggi più delicati (difficolta sul terzo, due tratti di quarto) percorso fatto completamente con scarpette approach.
Roccia in gran parte buona con belle vaschette e ottime possibilità di protezione.
Utilizzato una corda singola da 50 mt, friend e fettucce.
Ore 10.15 circa in cima, poco meno di 3 ore. Discesa per la normale e poi giù al Pian della Casa del Re dove il giorno prima abbiamo lasciato un auto per evitare i 3 km di strada fino al Gias delle mosche.
Nessuno sul nostro itinerario, solo un’altra cordata sul vicino Sperone Campia. Viste diverse persone in cima alla Nord, sulla Sud e sulla normale.
Esperienza di grande soddisfazione ed emozione!
Davvero una due giorni di Grande Course: Catena delle Guide + Spigolo Inferiore del Corno Stella + Sperone del Promontoire.
Con Simone GM che ringrazio per avermi guidato in questa avventura.