Ri-saltano i programmi, quindi decido all’ultimo per questo giro, tutto sommato semplice e abbastanza rapido (auto-vetta, indicativamente cinque ore e mezza, in conserva protetta). Tappa d’obbligo al Bozano per salutare Marco e gustare una delle sue favolose crostate. Avvicinamento traversando sotto il Forcella (non servono ramponi, anche se 30 metri di neve si toccano ancora). A differenza di quando ero andato a fare il Campia, stavolta abbiamo individuato subito l’attacco giusto dello sperone (ero partito prevenuto…). Da lì in poi nulla di particolare; solo la primissima parte non ha percorso obbligato, poi si piglia lo sperone e lo si segue fino in cima. Usato solo friends, quindi inutili sia i nut sia tante fettucce (ne bastano poche e lunghe). Sempre piacevole arrivare sull’Argentera, sempre un po’ “sgiair” quanti si incontrano sulla normale un pochino all’arrembaggio (non tutti ovviamente). Discesa con mini-tappa al Remondino, che purtroppo come gestione non è il Bozano… Bello incontrare in discesa un po’ di persone conosciute, la cosa più bella forse. Altrettanto bello percorrere una linea senza nessun altro in giro. Con Michele.