Partiti alle 6 dal Rifugio seguendo il tubo dell’acqua; la neve è veramente dura e forse sarebbe stato meglio portare i ramponi comunque passando sul solco del tubo siamo passati senza problemi. Abbiamo attraversato la base del canale della forcella su una zona ormai quasi senza neve e siamo risaliti fino all’attacco della variante per raggiungere la grande cengia bianca. Si attacca (dx canale della forcella) nei pressi di una fessura e seguendo il facile massimo III si arriva su una cengia erbosa che seguendola in ascesa verso destra ti porta alla stessa altezza della grande cengia bianca, si attraversa il canalino di neve ben tracciato tre metri massimo ( passati con scarpette) e si sale sulla grande cengia bianca. che seguendo verso destra porta all’attacco dello primo sperone. Da qui seguendo sempre il facile non si sbaglia nei punti discontinui ci sono ammetti ad indicare il tracciato.
Ambiente meraviglioso e veramente selvaggio. Non difficile ma su ottima roccia e con delle placche veramente divertenti con roccia molto lavorata. Terreno d’avventura e di soddisfazione. Arrivati in vetta alle 11 e con una giornata stupenda ci siamo concessi mezzora di pausa pranzo!!!
Fatta quasi tutta di conserva assicurata e con sicura nei punti un po’ esposti e delicati.
Questa volta solo con Pavo il mio socio Alle non è riuscito a prendere festa.
Grazie a Pavo per avermi portato su questa via meravigliosa, è andato tutto per il meglio senza sbagliare un colpo.
Un saluto a Marco il Gestore del rifugio per la cordialità e la gentilezza dimostrata avvalorata da Giulia che ci ha fornito il carica batterie per il cellulare.
Rifugio pulito e molto accogliente.