Argentea (Monte) Cresta delle Segage e la cresta Sud-Ovest

Giornata a dir poco singolare. Perdo una lente a contatto sopra il ricovero delle Segage (colpito infaustamente da un rametto mentre ravanavo alla ricerca del sentiero per attaccare la via dei Diedri, roba da non credere). Dopo il primo momento di paura e spaesamento, provo a valutare se ce la faccio tendendo chiuso l’occhio senza lente. Noto che in breve mi abituo, però il piano originario salta, anche perché le tracce per arrivare alla targa dove inizia la via dei Diedri (“Il ritorno dei matti”) è inesistente e siamo saliti troppo. Facciamo quindi la cresta delle Segage dalla Tuschetti, rendendoci conto però che senza la via dei Diedri ci si perde la parte davvero succosa. Pertanto, dato che prendo confidenza con l’arrampicata pur nella situazione insolita, decidiamo di “salvare la giornata”, andandoci sistematicamente a cercare le difficoltà, sfruttando i bei risaltini e spuntoni che si trovano lungo il percorso, e arrampicando su tutto ciò che ci troviamo intorno. Concateniamo così un po’ di belle vette, al che decidiamo che l’appetito vien mangiando e attacchiamo la cresta Sud-Ovest dell’Argentea dal suo punto più aspro, per aggiungere un po’ di pepe. Situazione faticosa, ma grazie all’ottima conduzione (e protezione con friend e cordini) del socio, siamo riusciti a cavarcela molto bene. Sono riuscito a fare anche un tiro da primo, in un momento velleitario..

Bellissima giornata, gran divertimento, e un insegnamento per il futuro.. anche se si va vicini a casa, portarsi sempre dietro i ricambi, e occhiali da sole tra le sterpaglie, sempre!!
Lo stato degli accessi alla via dei diedri è pietoso, così come perfettibile la segnaletica su alcuni tratti della Diretta.. povera Liguria, tanto meravigliosa, ma con un potenziale di miglioramento (e attrazione turistica/alpinistica) così elevato!!