Argensana (Alpe) da Davioni per il Vallone dell’Argensana

Argensana (Alpe) da Davioni per il Vallone dell’Argensana
La gita
pezzaman-rosso
5 03/10/2014

E’ possibile che delle persone vadano volontariamente a “cacciarsi” in posti simili? La risposta per quanto mi riguarda è si, ma non in questo caso. Partiti con l’idea di una “tranquilla” escursione fino al Colle di Nora, magari proseguendo fino alla Giardonera od al Tovo, arrivati all’Alpe Truna diamo retta alla maledetta 25000 dell’Igc ed ecco che in breve ci ritroviamo a ravanare tra drose, macchioni di rododendri che chissà cosa c’è sotto, pareti di roccia da aggirare, buchi più o meno grandi e più o meno nascosti. Comunque non ci scoraggiamo, ed arriviamo… all’Alpe Argensana. Dall’altra parte possiamo vedere la stalla dell’Alpe Le Foppe, lungo il sentiero per il colle di Nora, ma ormai è troppo tardi e cercare di raggiungerla ci esporrebbe al rischio di una nuova overdose di ravanamento, così decidiamo di salire compiendo l’itinerario descritto. Nella parte alta camosci ovunque, pernici bianche che cantano, ma quando la cresta è ormai vicina sono già le 14,30 passate e l’orologio consiglia di tornare, visto che la discesa potrebbe risultare altrettanto difficoltosa. Scendendo ci siamo concessi una breve digressione verso destra per andare ad osservare da vicino i ruderi di un tramuto posto poco sopra l’Argensana e poi, sorpresa, seguendo l’intuizione di Carlo di tenersi “nel pulito”, riusciamo a scendere comodamente fino ad incrociare il sentiero per il Colle di Nora poco oltre il rudere di quota 1780 scoprendo a giochi fatti che il sentiero proseguiva a monte dei ruderi, contrariamente a quanto indicato dalla fallace cartina.Ovviamente nell’itinerario ho descritto poi il percorso più agevole che abbiamo fatto a scendere.

Un grazie a Michele ed a Carlo, soci tosti ed in gamba che non si scoraggiano di fronte a fatiche e difficoltà impreviste!

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