- Accesso stradale
- In funivia a Pila
Ho seguito come verso di percorrenza quello qui perfettamente descritto da Gambalesta; le impressioni sono anche quelle di chi mi ha preceduto.
Partito da Pila raggiunta in funivia, ho seguito le indicazioni “Lago di Chamolè” su quei mini-poster giallo-neri: risultato che mi sono ritrovato sul sentiero 22 (io volevo seguire il 16) all’alpeggio che penso sia Plan de l’Eyvie da dove ho poi raggiunto il lago sul sentiero 22C.
Dal lago finalmente inizia l’escursione, quella vera. Si segue sempre il 102, sempre evidente e con bolli e frecce ancora freschi di vernice, con agevoli salita al Col Chamolè, discesa al Rifugio Arbolle e risalita al Col d’Arbolle. La discesa dal Col d’Arbolle è invece insidiosa. Si inizia bene sul tratto gradinato, poi questo termina e ci si trova nel tratto che deve essere pesantemente franato e dove occorre affrontare il traverso; cercare appoggi stabili e soprattutto le frecce gialle sui massi (quelle rimaste) che indirizzano verso l’uscita di quell’infelice cono.
Ritrovato il sentiero si scende fino al bivio per il Bivacco Menabreaz e poi inizia la risalita verso il Col des Laures, non difficile ma quasi tutta su massi intervallata da tratti su ghiaietto. Dal colle l’eterna discesa su Gimillan e poi (non è ancora finita) su Cogne dove ho in extremis preso il bus che era già in cammino per Aosta.
Un dettaglio: dal Col di Chamolò fino alle porte di Gimillan niente segnale Vodafone (prevedere ire funeste della moglie).
Gita molto lunga (8.5 ore no-stop), spettacolo puro e grande soddisfazione. Naturalmente cancellando la prima parte nel comprensorio sciistico di Pila.
Un grazie a Marco per la dritta di partire da Pila arrivandoci in funivia.
E grazie alla moglie per il recupero a LaSalle