- Accesso stradale
- no problem, ma per gli ultimi 200m si passa appena
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1800
Manto nevoso ben continuo e in buone condizioni. Lago del sabbione ancora ben coperto. Tuttavia qualche inquietante “gonfia” da vento in cui ci siamo imbattuti a metà del pendio finale ha suggerito di variare il rientro utilizzando il pendio verso la Punta del Sabbione e il citato breve e ripido canalino, dove le condizioni, sopravento, si sono rivelate più sicure. Saliti per il lato dx del lago e rientrati passeggiandoci sopra. Parecchie risalite portano il dislivello a quasi 1500m. Da evitare in caso di nebbia.
Nulla da dimostrare ma unicamente questa bella e rinomata montagna da calcare con i propri mezzi, cui non può difettare la tenacia. Solo noi su questo immenso percorso riservato agli ski, meteo ideale, nuvole piumate e brezza fredda in cresta, gli altri umani hanno tutti virato a dx verso il Blinnenhorn. Intravisto però dalla vetta uno skialp in mezzo al nulla del lago. Neve morbida e sfondosa sul pendio finale e su qualche tratto del precedente falso piano. Zero tracce. 9h30 a/r soste e gava-buta di ramponi (messi a metà del pendio finale) compresi. Alla macchina, durante il ritorno e a letto la notte le gambe facevano come al Terra Nera, ancora deambulavano. Con Andrea, sempre equilibrato.