Salve, voglio fare tre considerazioni su Marathon, la quale è stata aperta dal basso:
1ª) La chiodatura dal basso comporta pesi elevati da portare (trapano, batterie….1ª originale e 3 al piombo all’epoca, placchette, fix, martello, chiave, friend, nuts, ect.ect.)…..le condizioni non sono prettamente uguali ad un ripetitore, anzi…..più e nettamente gravose!
2ª) E` tipicamente alpinistica, anche se si trova a bassa quota, non tanto difficile ma quanto basta per via dell’ambiente in cui si trova e per la difficoltà di ritorno (lunghezza e con cattivo tempo problematica) evidenziato dai reports scritti qua….
3ª) C’è una via di fuga intermedia, cosa che sulla relazione non è menzionata, la quale parte dalla seconda cengia, esattamente dal sosta di partenza del primo tiro di aderenza di 6a.
Fa testo l’ancoraggio della sosta predetta, corde da 60 mt, giù in verticale nelle placche sottostanti, sosta con 2 fix, ulteriore calata, reperire un fix di sosta quasi al termine delle placche al canale, da li con ulteriore doppia si scende nel canale vero e proprio e lo si attraversa fino a reperire un’albero sull’altra sponda, da li ulteriore discesa ravanosa e ulteriore doppia su pino fino al raggiungimento della prima cengia , la quale la si scende a piedi fino a reperire la fine del primo tiro. Doppia e ritorno al sentiero.
Ps. Ricordarsi che non essendo menzionata, questa possibilità di fuga intermedia, è meglio avere con se un pianta spit ed un martello, con i dovuti chiodi x sicurezza ( La discesa nelle prime tre calate si svolge su placca levigata e priva di fessure NdR)