———————————————————— Commento tecnico ————————————————————-
La nomea di tiro unto è secondo me giustificata solo in parte. Anzi.
Nella prima sezione, se si sfrutta bene il diedro si può utilizzare la fessura quasi solo per proteggersi eccetto i primi metri di finger crack (utilizzato un C4 0.75 e poi un C4 0.4).
Quindi c’è una sezione facile facile che divide di fatto la prima parte dalla seconda (messo un X4 0.3, ma forse andava persin meglio un piccolo nut)
La seconda sezione ha un buon inizio con belle rovesce che avvicinano alla parte dülfer che si tira molto bene, evitando magari l’utilizzo degli appoggi per i piedi più evidenti, ma ovviamente più usurati e levigati. (qui ho abbondato mettendo un X4 0.1 un C4 0.3 ed un C4 0.5)
L’uscita in fist crack, quindi a pugno chiuso, può mettere un po’ alla prova la resistenza al dolore se non ci si è nastrati a dovere il dorso delle mani (Utilizzato un C4 1, ma anche un 2 probabilmente poteva andare bene).
———————————————————— Commento personale ——————————————————–
Approfittando delle giornate che si allungano … ecco un venerdì (dopo lavoro) all’insegna di un progetto: Cactus in trad.
Non essendo ancora estate in realtà non è che sia tantissimo tempo, ma ci si scalda sulla fessura Meneghin e poi su Ocio.
Si fa un tiro di ripasso su Cactus studiando bene i movimenti ed integrando per capire le misure dei friends da usare.
Oramai sono le 20 passate da un po’, ed il sole è tramontato …
Non ci si scoraggia però. Frontale, e via.
I friends li infilo un po’ al limite del giusto temendo il proverbiale unto di questo tiro storico.
Un movimento dopo l’altro, arrivo in catena.
Felice.
He si, è proprio un tiro fantastico.
E fatto trad è ancora più bello e speciale.
Lo consiglio a tutti gli amanti del crack climbing e dato che è anche tutta spittata a resinati.
Direi che è ottima ache per chi si vuole avvicinare al trad, con la sicurezza di integrare l’uso dei friends a quello dei resinati.
Una cosa è certa: tornero presto a ripetere questo tiro , sempre clena ovviamente. 🙂