Antelao (Monte) da San Vito di Cadore

Antelao (Monte) da San Vito di Cadore
La gita
andreamilano
5 27/09/2014

Montagna più pericolosa che difficile. Va presa con la giusta tattica. Le lastre inclinate esposte a nord sono quasi sempre coperte da infida brina ghiacciata o verglass. Importante è quindi salire solo con rocce asciutte e zero termico alto.
A fine settembre le temperature non sono molto alte. Così abbiamo deciso di salire tardi partendo dal rifugio Scotter alle 10 del mattino. Scelta azzeccata!
Man mano saliamo incontriamo gente che scende dopo aver fallito la cima causa ghiaccio. Più o meno 20-25 persone, compresa guida con cliente saliti e scesi per primi (guida che di questa montagna non ha capito molto).
Noi saliamo comunque. Con calma, convinti che il sole spostandosi verso ovest avrebbe pian piano illuminato e asciugato le lastre più o meno per le 2 o 3 del pomeriggio.
Arrivati nei pressi della cima incontriamo 6 altoatesini in discesa che ci confermano che la vetta è ormai fattibile. Io ritorno 200 metri indietro per recuperare la nostra amica, che convinta di non poter salire aveva iniziato la discesa da sola.
Arriviamo in vetta alle 15.30. Temperatura gradevole. Luci e ombre bellissime sul Sorapiss e le Marmarole.

La discesa è ovviamente più ostica della salita. Sotto la vetta ci sono alcuni punti bagnati e con un pò di neve dove bisogna stare molto attenti. Il precipizio è perennemente presente alla nostra sinistra. La discesa sulle lastre è lunga e mette a dura prova i menischi.
Anche la discesa dalla “Bala” non scherza. Dalla “forcella piccola” di corsa fino allo Scotter (19.00) per arrivare in tempo al supermercato che chiude alle 19.15.

Con Elisabetta e Gabriele

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