Salita impegnativa da tutti i punti di vista. Occorre ottima visibilità e dalle 5 alle 7 ore dal rifugio alla cima (io aggiungo 7+). I tratti di roccia buona sono pochi….quelli che ti frana tutto addosso molti. In discesa si possono fare solo 3 calate nel tratto centrale (corda da 50 m sufficiente), per il resto conserva su terreno infido. Il gestore del rifugio la sera prima ci ha fatto molte raccomandazioni , sottolineando che anche quest’anno quelli che sono saliti si contano sulle dita delle mani. Sarebbe opportuno scendere prima dell’arrivo delle nuvole…..noi non ci siamo riusciti e ho ciccato uno dei passaggi obbligati per riprendere il traverso (la galleria) e abbiamo vagato per un po in parete. Creste pulite , niente ramponi.
Torno dopo tre anni su questa montagna e mi rendo conto di quanto sia stato folle tentarla in inverno! Allora mi ero fermato per la mancanza di luce per la discesa all’altezza del gendarme prima del traverso, proprio dove le difficoltà aumentano. Fù una saggia decisione , non saremmo mai arrivati in punta.
La gestione del rifugio Andolla è esemplare. La cordialità e l’ospitalità punto di forza come pure la professionalità. La cucina è ottima.
Complimenti a Tiziana , ottima compagna . Foto poi.