Amont (Tete d’) da le Petit Parcher

Immaginiamo di tracciare una linea retta tra il punto di partenza e la cima….ecco questo è il sentiero. A parte le esagerazioni è un sentiero ripidissimo seppur sempre ben camminabile, già nel bosco si capisce che sarà una gita spaccagambe. Non essendoci indicazioni è molto utile avere la traccia gps perchè è un dedalo di tracce, stradine e piste forestali che non si sa dove vadano e da dove provengano. Quando si incontra il cartello per la Tete d’Amont non ci sono più problemi, se non appunto la fatica. Parte boscosa piuttosto lunga ma via via il bosco diventa meno fitto e lascia spazi panoramici. Sotto la prima barriera rocciosa si traversa comodamente verso sinistra per poi uscire dal bosco su ripidi terrazzi superiori. Le roccette che consentono di superare la seconda breve barriera non destano alcuna preoccupazione. Da qui in avanti se possibile la traccia sale ancora più ripida, si incontra una ottima fonte dalla roccia e si prosegue fino ad una spalla erbosa che si affaccia sul Pic de Montbrison. Lunga ascesa in traverso, si incontrano al momento tre nevai di 30 m ciascuno, il primo è un po’ più ostico perchè inclinato (neve dura al mattino) ma si può aggirare passando sopra oppure più sotto. I seguenti due invece sono pianeggianti ed anche essi evitabili.
Ultima fatica, sempre più ripida e ora tra sfasciumi morbidi, il crestone fino alla cima. Salita davvero dura ma redditizia, senza forzare troppo ho impiegato 2h30′. Discesa ancora più rapida, poco più di un’ora all’auto.
Purtroppo oggi le cime più alte (Pelvoux in primis) sono rimaste quasi sempre nascoste da nuvole a tratti minacciose, mentre qui il sole e la visibilità non sono mai mancati. Il sentiero mi è parso sia stato sistemato da poco (anno scorso) nonostante non sia un itinerario adatto a tutti è ben curato. Mentre scendevo ho incontrato una coppia di francesi non più in tenera età (complimenti).
Non saprei se consigliare o meno la gita, ci va una certa motivazione dato il tipo di percoso. Adatto a chi vuol allenarsi per i trail verticali (tra l’altro fattibilissimo anche con scarpe leggere).