Amenophis III (Torre di) – La Lotta Con l’Alpe

Amenophis III (Torre di) – La Lotta Con l’Alpe
La gita
albertber
5 22/09/2013

L’ambiente, l’atmosfera trasportano a inizio ‘900, nella mistica Valle Gesso del “Lup”, dei cacciatori-guide alpine-esploratori. Non c’è nessun sentiero, gli ometti che i rarissimi frequentatori costruiscono ogni anno sono spazzati via dalle acque o dalle valanghe. L’unico cenno materiale sono le ossa (di animali eh!) che di tanto in tanto si vedono camminando, chiaro invito ad evitare spavalderie e temerarietà in un ambiente gigantesco, “servaj” e repulsivo come il versante Sud del Monte Matto.

Il secondo tiro della via è sicuramente il più impegnativo, come arrampicata e come gestione delle corde. E’ quasi impossibile evitare che queste tirino da bestia a fine tiro.
Ci si alza sopra la sosta in verticale per 4/5 m e qui diventa necessario proteggersi, si continua ora in traverso orizzontale a sx per altri 3 m. Posizionando un friend 1 BD il primo di cordata riesce, allungandosi molto, ad agguantare il cordino del nut incastrato (passaggio complicato per il secondo in quanto si procede in leggera discesa e il friend da tirare non c’è più). Sopra il nut c’è un bong non molto sicuro, che consente l’ingresso nel camino: ora le corde iniziano a tirare poiché ci si è ribaltati sopra il tetto. Con qualche friend medio si proteggono i metri a seguire. Dopo aver passato un chiodo si procede ora verso dx per risalire la bellissima lama: sono necessari diversi friend medio grandi (fino al 3 BD) a causa della sua lunghezza, 10/15 m. Finita la lama si deve traversare nuovamente in leggera discesa verso sx 5 metri per raggiungere la sosta (traverso valutabile intorno al 6a).
Se avete seguito un attimo il filo, è intuibile il tiraggio delle corde.

Con Ugo, che sul secondo tiro ha insegnato al pubblico l’arte del sapersi arrangiare con ogni mezzo e in qualsiasi occasione, grandissimo!!

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