Ambin (Monte) Parete Nord

Ambin (Monte) Parete Nord
La gita
norby02
5 27/06/2018
Accesso stradale
nulla da segnalare

Partenza dal Rifugio Levi ore 6,15, direzione colle Ambin/bivacco Blais; a quota 2650 calziamo i ramponi e percorriamo su lingua di neve rigelata i 300mt che ci separano dal bivacco
Al bivacco si appoggia una spalla di neve di quasi 2 mt dal lato Punta Niblè; scendiamo dal retro del bivacco in direzione di un laghetto (senza nome) ben visibile dal colle, (foto), perdendo circa 200 mt;
La salita completa alla Punta Ambin, per come abbiamo scelto di salire, si compone di quattro tratti: una prima parete di circa 300mt; segue ampio pianoro; un secondo tratto di 40mt; altro ampio spiazzo pianeggiante, terzo ed ultimo breve risalto che sbuca sul quarto tratto, la cresta sommitale che porta alla croce di vetta
Le condizioni ad oggi: la prima parete si presenta con una pendenza iniziale inferiore ai 45 che via via aumenta, segue un tratto centrale di circa 20 mt a pendenza un più sostenuta; poi scende nuovamente verso i 45; infine si impenna negli ultimi metri prima della cornice di due metri circa.
La neve è solida ma morbida e i ramponi scavano con facilità un gradino sempre portante; fa eccezzione il secondo passo (di quattro totali) sulla cornice finale che tende un po’ a cedere; erano le 10,30, forse un’ora prima la cornice sarebbe stata più solida; il secondo tratto di 40mt si presenta a pendenza crescente fino a superare i 45 all’ultimo (la prospettiva della foto è ingannevole non dà ragione della pendenza effettiva) ma, soprattutto, è di ghiaccio duro, in un breve tratto persino trasparente da condizioni invernali; i ramponi lavorano come su cascata e le due picche svolgono l loro funzione; il terzo, breve, ultimo tratto è nuovamente di neve morbida; il quarto e ultimo tratto, la cresta (100mt finali circa) non l’abbiamo percorsa; il caldo era ormai da ferragosto in spiaggia e ancora dovevamo individuare una via di discesa; il canale delle monache, a giudicare da quanto osservato durante la salita non è percorribile; a metà circa si interrompe la neve, sostituita da una cascata in bella evidenza
Scendiamo verso il bivacco del Sigot, passiamo oltre fino sotto Punta del Roc Peirous, attraversando un curioso panorama di blocchi di neve (foto).
Imbocchiamo l’ampio canale con pendenza ragionevole che ci porta così alla vecchia teleferica; da lì finisce la neve e inizia il sentiero escursionistico estivo, trasformato in buona parte in torrente

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