Saliti i primi 5 tiri di Profumo di Sesto e poi usciti per la “Variante 1888” (2 tiri).
Nel complesso 3 stelle per l’ambiente panoramico e suggestivo, mentre l’arrampicata alterna tratti più detritici e sporchi (soprattutto nei primi 3 tiri di Profumo di Sesto) con belle sezioni di roccia compatta.
Per la variante:
dalla sosta alla base del pilastro (S5) si traversa a destra lungo la cengia, si sale un diedrino compatto e appoggiato e si raggiunge una seconda cengia, che si traversa a destra fino alla sosta (S6, 50 m, 5b max).
Si traversa ancora un poco a destra, quindi si sale un tratto tecnico e verticale di roccia giallastra fin sotto uno spigoletto strapiombante, si traversa delicatamente a sinistra, in esposizione (fix con cordone per A0) e si affronta un breve ma difficile diedrino scuro strapiombante, con fessura da Dulfer. Fin qui 6a continuo. Ancora un ultimo strapiombo (5c) e si è fuori dalla via, sulla cresta SE del Monte Alto (S7, 40 m, 6a/A0, esposto e sostenuto).
Discesa con 1 doppia da 30 dalla cresta (sosta attrezzata dal Soccorso Alpino pochi metri sotto l’uscita dell’ultimo tiro della variante) e una da 55, in buona parte nel vuoto, dalla S6 della variante. Poi a piedi lungo i resti della via di lizza, su terreno apuano delicato (15 minuti fino al sentiero dell’avvicinamento).
A leggere la descrizione qui su gulliver, i 2 tiri della variante sembrano essere in roccia più compatta e sicura rispetto alla prosecuzione di Profumo di Sesto.
Materiale consigliato: 2 mezze da 55/60, cordini, 10-11 rinvii, friends fino al n.1 BD.
(NOTA: Lasciato 1 chiodo sul 1° tiro di Profumo di Sesto).