Ogni tanto ci sono quelle vette che sono come i sassolini nella scarpa, prima o poi li devi togliere – Hochlicht (Alta Luce) veramente un bel balcone sulle vette ed i ghiacciai del rosa – Saliti in funivia fino al Gabiet, seguito il sentiero che si addentra nel vallone di Moss, abbiamo raggiunto il laghetto artificiale al di sotto del rifugio Orestes Hutte, siamo poi risaliti al rifugio e poi risalendo il ripido pendio il colle Salsa (fino qui “E”) – La salita del crinale doopo il colle Salsa molto ripido ed esposto su pendii che in caso di scivolata non perdonano (lo giudico “EE”), raggiunta la bastionata superiore il sentiero un po spiana per dare un attimo di respiro, qui adesso ci sono ancora diversi nevai in parte aggirabili ed in parte da attraversare e finalmente ci i trova ad affrontare l’ultima ripida rampa che porta a sbucare sulla pietraia dove ci sono i ruderi del bivacco Passera es in breve seguendo gli ometti si arriva alla cima, sormontata da un grosso ometto di pietra con una campana – Il panorama dalla cima è incomparabile Castore – Vincent – Giordani solo per citare le più vicine, e la grande serraccata del ghiacciaio del Lys – Peccato che in vetta dopo le foto di rito siamo stati avvolti dalla nebbia, siamo quindi ridiscesi per non rischiare di perdere il labile sentiero in mezzo alla pietraia – In cima incontrati 3 escursionisti e diversi al colle
Un saluto al compagno di gita che non era molto convinto di questa salita visto le nuvole e nebbie che andavano e venivano a coprire la vetta ed il gruppo del rosa