Alphubel dalla Täschhütte

Alphubel dalla Täschhütte
La gita
larix66
5 16/06/2013
Accesso stradale
Stradina stretta e inadatta alle auto con altezza da terra ridotta.
Osservazioni
Visto valanghe a pera esistenti
Neve (parte superiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
2800
Equipaggiamento
Scialpinistica

Partiti sabato mattina presto per trovare posto in rifugio. La Täschhütte è molto accogliente e pulita, con una bella vista sul Rimpfischhorn, sulla Nordend e, dall’altro lato, su Zinalrothorn e Weisshorn. Nei periodi non gestiti dispone però di solo 10 letti; dopo di noi si susseguono gli arrivi fino a sera e alla fine siamo circa in 25, con tutte le superfici possibili sfruttate come dormitorio. La partenza è alle 4, alla luce delle frontali necessarie per circa un’ora almeno; la neve si incontra dopo aver portato gli sci per una decina di minuti e all’inizio presenta un parziale rigelo superficiale, per diventare sempre più consistente a partire da circa 3000 m. Man mano che si sale compaiono all’orizzonte il Cervino, Il Breithorn, il Lyskamm, il Rosa eccetera. Fino all’Alphubeljoch la neve è dura e nei tratti più ripidi sono necessari i rampanti; i possibili crepacci sono ben chiusi e l’unico seracco incontrato è ben visibile. Raggiunto il versante opposto veso le 7-7,30 troviamo neve già smollata in superficie, che conserva però la consistenza giusta per affrontare nel migliore dei modi il tratto più ripido, sfruttando l’ottima traccia. In vetta il panorama non ha paragoni; sembra che quasi tutte le cime più importanti delle Alpi occidentali si siano riunite per una foto di gruppo. La giornata limpida esalta ulteriormente questo aspetto e la discesa non è da meno; il tratto ripido sotto la vetta si percorre su ottimo firn tra seracchi spettacolari e il traverso per tornare all’Alphubeljoch è abbastanza scorrevole anche perché tracciato intelligentemente con la giusta pendenza, evitando la terminale. Sul versante della Mattertal la neve è rimasta durissima ma la superficie è liscia come un biliardo, offrendoci una divertente sciata per tutto il ghiacciaio. Sotto troviamo ancora firn, che rende la discesa ancora più piacevole, mentre le ultime lingue di neve che ci portano fino a 5 minuti dal rifugio reggono ancora bene nonostante la temperatura.

Per l’occasione si riunisce la banda del Tossenhorn, con Andrea, Massimo, Patrizio, Timoteo e Umberto. Un saluto alla combriccola proveniente da mezza Europa con cui abbiamo condiviso il rifugio, in particolare a Maurizio e soci, diretti al Rimpfischhorn.

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