Alphubel dalla Langfluehutte

Alphubel dalla Langfluehutte
La gita
gondolin
3 20/04/2019
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Crosta da rigelo portante
Neve (parte inferiore gita)
Crosta da rigelo non portante
Equipaggiamento
Scialpinistica

Gita effettuata con partenza da Saas Fee: prima con la cabinovia Alpin-Express e poi la Metro-Alpin fino a quota 3.500. m. Siamo scesi dalle piste da sci per circa 300 metri di dislivello, poi abbiamo attraversato l’impianto con l’ancora e con un ulteriore traverso ci siamo ricongiunti alla traccia di salita proveniente dalla Langfluehutte intorno a quota 3.100 m. La salita è molto frequentata ed abbondantemente tracciata: c’è un solo crepaccio aperto da attraversare, che si supera su un ottimo ponte di neve. Sui pendii superiori, prima di raggiungere i dolci plateau sommitali, dove la pendenza è maggiore, la neve è piuttosto dura e possono risultare utili i coltelli. In vetta vento patagonico ma panorama spettacolare a 360 gradi senza una nuvola all’orizzonte.
Primi 300 metri di discesa su neve dura leggermente ventata, poi cominciamo a traversare per portarci verso l’’Alphubeljoch e scendere alla Täschhütte. La discesa per oltre 700 metri di dislivello si svolge su crosta non portante, risultato della trasformazione della neve nei giorni caldi precedenti, rigelata a causa del brusco abbassamento recente delle temperature: con decisione e curve lunghe a velocità un pò sostenuta si riesce comunque a a ricavarne una discreta sciata. Infine ultimi 350 metri di dislivello fino alla Täschhütte su neve trasformata di bellezza commovente, da curve in conduzione nonostante le gambe stanche e gli zaini pesanti.
La Täschhütte è un bel rifugio, accogliente e gestito bene. Ci hanno servito una cena abbondante (potage, insalatona, spezzatino con verdure e dolce) e siamo stati nel complesso bene. Il giorno seguente cielo coperto e vento patagonico sin dal mattino ci hanno indotto a rinunciare alla salita programmata al Rimpfischhorn dopo circa tre ore dalla partenza dal rifugio … abbiamo riguadagnato l’’Alphubeljoch e poi siamo risaliti sino a ricongiungerci alla traccia di salita all’Aplphubel da Saas Fee. Siamo scesi su neve dura, crostosa e lavorata dagli innumerevoli passaggi sino a raggiungere le splendide piste da sci di Saas Fee che ci hanno regalato una bellissima sciata sino in paese (peccato non avere sci e scarponi da pista per “sciabolare” degnamente piste così ben lavorate e ben tenute su ottime pendenze).

Due giorni splendidi in compagnia di Andrea e Gaia: grazie per la compagnia e per avermi sopportato.
Nonostante il Rimpfishhorn si sia negato, e la neve non ci abbia regalato una sciata sempre all’altezza delle aspettative, è stata una due giorni sui 4.000 della Svizzera indimenticabile. Come da tradizione anche questa volta tappa sul lago Maggiore (a Belgirate) per il pasto e le libagioni di rito dopo un’ascensione in Svizzera

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