Alphubel Cresta SE – Eisnase

Alphubel Cresta SE – Eisnase
La gita
mowgli
28/07/2015

Una stupenda salita per un itinerario inusuale e,comunque,da considerarsi come valida alternativa alla normale dalla Langflue che,negli ultimi anni,è diventata poco agevole per la presenza di grossi crepacci.
Il contro è che si devono fare 1500mt di dislivello dal rifugio alla cima e 2000mt per il ritorno all’auto,un itinerario faticoso però tecnicamente interessante e completo.
Saliti ieri al rifugio,considerare 1h,che è una vera chicca,pulito,dotato di tutti i comfort,cena ottima(per essere in Svizzera non è cosa da poco),gestori un pelo burberi ma efficenti.
Sveglia alle 3 e colazione alle 3,15,non preoccupatevi se non sentite la sveglia………….ci pensa il gestore a catapultarsi in camera accendendo la luce.
Una quarantina di persone al rifugio,io e Paolo gli unici avventori italiani,in molti hanno scelto la salita della cresta Ovest,Rotgrat,ed altri,noi compresi,la salita dell’Eisnase.
Salita su buon sentiero fino a quota 3300mt punto dove si calzano i ramponi,sul ghiacciaio salita senza problemi,pochi crepacci e ben visibili,fino all’Alphubeljoch punto dove inizia la cresta che porta all’ultimo ripido pendio del “naso”,cresta facile e ben tracciata anche se in alcuni punti esposta,poi 100mt di ripido pendio(max 45°)dove inizia ad affiorare ghiaccio per arrivare infine sul cupolone della cima.
Non sono presenti,anche se in alcune relazioni è riportato,fittoni per eventuali calate in doppia,in ogni caso anche una eventuale discesa faccia a monte non pone problemi.
Dalla vetta dell’Alphubel si può godere di uno dei panorami più completi sul lato “B” del Rosa,sui colossi del Vallese e sulle cime del gruppo dei Mischabel.
Per la discesa siamo passati sul versante E ,verso la Langflue,attraversando grossi crepacci in fase di apertura per raggiungere nuovamente,con itinerario ad anello,l’ Alphubeljoch e da li rientro al rifugio.
Nonostante l’estate anomala con temperature altissime,i ghiacciai del Vallese paiono in condizioni decisamente buone rispetto ad altre zone delle Alpi.

Ottima compagnia di Paolo,prima volta per lui in questa zona e direi che ne è stato entusiasta ed un grosso grazie per la corda,lui sa!

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