Alpe Veglia – Alpe Devero – Rifugio Margaroli da San Domenico, traversata (4 gg)

Alpe Veglia – Alpe Devero – Rifugio Margaroli da San Domenico, traversata (4 gg)
La gita
larix66
5 05/08/2018
Accesso stradale
Strade in ordine ma affollate visto il periodo

Gita percorsa nel tratto S.Domenico-Devero, la classica traversata Veglia-Devero fattibile anche in giornata ma ben più godibile effettuando il pernottamento all’Alpe Veglia. Percorsa in questo senso, la traversata comporta una discesa più lunga ma su pendenze più contenute rispetto al verso opposto.
Partenza sabato da S. Domenico; con tutta la giornata a disposizione il programma prevede la salita dall’Alpe Gilardino, evitando la zona degli impianti sciistici e raggiungendo più in alto il sentiero detto “dei fiori” proveniente da Ciamporino dove questo inizia la discesa verso l’Alpe Veglia, passando dalla località La Balma. Pomeriggio “libero” e pernottamento al Rifugio Città di Arona, affollato ma molto accogliente. La domenica partenza verso le 7.30; nel fresco della mattina saliamo al Pian du Scricc, che mostra gli effetti delle devastanti valanghe di neve pesante dello scorso inverno. tra spettacolari panorami proseguiamo attraverso il Pian Sass Mor con un successivo tratto ripido verso il Passo di Valtendra, preceduto da una conca con residuo nevaio. Sul versante della Val Buscagna si può seguire il sentiero in lieve discesa che attraversa a mezzacosta i pendii a Sud-Ovest del Pizzo Moro, con un breve tratto su calcescisto friabile attrezzato con catene, oppure scendere sul fondovalle dove un recente sentiero sale con numerosi tornanti ad incontrare l’altro a monte dei passaggi più esposti. Arriviamo quindi ad una conca con un laghetto in fase di interramento, oltre il quale affrontiamo l’ultima salita verso la Scatta d’Orogna, caratterizzata da uno dei più vistosi affioramenti calcarei della zona. Ne approfittiamo per visitare l’omonima Punta, distante pochi metri la cui percorrenza ricorda gli scenari delle Grigne. Iniziamo quindi la lunga discesa della Val Buscagna, da cui effettuiamo una variante per il Lago Nero e l’Alpe Misanco, scendendo poi verso Pedemonte lungo uno degli itinerari più frequentati nella stagione invernale. Le grosse valanghe hanno lasciato segni impressionanti nell’ultimo tratto del Rio di Buscagna, da dopo la cascata a dove raggiunge la piana del Devero.

Gita del CAI Vigezzo con 11 partecipanti; due belle giornate con temperature fuori norma rese sopportabili dalla quota, dalla brezza e da qualche utile nuvoletta ogni tanto.

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