- Accesso stradale
- In auto sino al ponte sul Rio Almiane. La strada sterrata dopo Rochemolles è piuttosto sconnessa, quindi auto basse occorre essere molto circospetti
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Bagnata
- Quota neve m
- 2000
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
- Traccia GPX
Siamo partiti ad ora piuttosto tarda, qualche minuto prima delle dieci, dopo aver rinunciato alla Pointe des Cerces per le nuovole basse che incombevano sulla cima. Nella valle di Rochemolles invece la copertura nuovolosa è decisamente alta e si alterna a sprazzi di cielo sereno. Nella gorgia assenza di rigelo per la copertura nuvolosa della notte, con le ottime tracce presenti si può risalire senza coltelli. Dal pianoro a quota 2.350 m comincia il rigelo, la neve è consistente e portante. Gli ultimi 40 metri sotto la vetta sono su pendii ripidi e neve dura, quindi a mi parere da fare con i coltelli.
Una volta giunti in vetta, dopo le foto di rito ed il cambio di assetto, introno alle 12.20 cominciamo la discesa: primi metri su neve scarsa e dura, poi splendida neve in corso di trasformazione, ancora piuttosto compatta ma ottimamente sciabile. Fino al pianoro a quota 2.350 sciata davvero splendida, da quattro stelle abbondanti, a curvoni lunghi e filanti su fondo regolare con ottimo grip. Poi cominciano le note dolenti: la neve comincia a sfondare, riusciamo ancora a fare qualche curva accettabile con molta circospezione, cercando di essere molto leggeri, poi pura perdita di quota di sopravvivenza su neve sfondosa ed insciabile sino al ponte sul Rio Almiane.
Oggi in compagnia del confratello Andrea l’Occitano, che ha avuto ragione nel tornare in Italia dopo lo sconfinamento nella valle di Nevache: assenza di rigelo fino a quota 2.350 m ed esposizione ad est avrebbero reso la discesa dalla Pointe des Cerces poco gradevole per la gran parte di essa. Invece il refugium peccatorum del vallone di Almiane anche oggi ci ha salvato, offrendoci una splendida discesa per oltre 600 m. di dislivello.
Dopo la gita ottimo pranzo e consone libagioni al ristorante L’Fouie di Rochemolles, una garanzia come sempre