Allalinhorn, Strahlhorn/Rimpfischhorn e Alphubel Giro ad anello da Saas Fee – 3gg

Allalinhorn, Strahlhorn/Rimpfischhorn e Alphubel Giro ad anello da Saas Fee – 3gg
La gita
ste810
4 01/07/2016
Accesso stradale
Ok
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Primaverile/trasformata
Neve (parte inferiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
2800
Equipaggiamento
Scialpinistica

Splendido giro scialpinistico di quattro giorni nel Mischabel, effettuato dall’1 al 4 luglio! Primo giorno: salita in funivia a Felskinn, tappa alla Britanniahutte per posare un po’ di materiale, e salita llo Stralhorn (decidiamo per questa cima a causa delle previsioni di maltempo per il giorno successivo). Partiamo alle 10:30 dalla Britanniahutte e percorriamo il lunghissimo plateau sotto il sole cocente; negli ultimi 150 m di salita ci avvolgono le nuvole e l’aria fredda ci sveglia dal torpore della quota e della stanchezza. Discesa su neve ancora portante e divertente fino al ghiacciaio semi-pianeggiante, dove riusciamo comunque a far scorrere gli sci; risalita alla Britanniahutte a piedi su neve ben tracciata. Dal punto di vista sciistico assegnarei tre stelle a questa gita, a causa dell’ora di discesa.
Secondo giorno: Allalinhorn. Nuvole, nebbia e nevischio/pioggia a seconda della quota, come previsto. Il tunnel di Felskinn è chiuso per lavori, quindi dobbiamo scendere 150 m di dislivello per aggirare lo sperone roccioso su cui è posto l’arrivo della funivia e risalire il versante opposto. Saliamo per le piste in preparazione fino all’altezza dell’arrivo del trenino del Mittelallalin, quindi per traccia evidente giungiamo al Feejoch, da cui per cresta nel più completo white-out arriviamo alla croce di vetta sci ai piedi. Discesa nella nebbia fino al colle su neve non facilissima, poi discesa tra i seracchi su neve via via più morbida fino alle piste. Dopo una pausa al ristorante girevole del Mittelallalin, ripercorriamo a ritroso il percorso di andata fino alla Britanniahutte su neve sempre più marcia. La discesa dall’Allalinhorn deve essere molto bella in condizioni di buona visibilità; il giorno della nostra salita la sciabilità si aggira sulle due stelle. Mi ha messo molta tristezza vedere i lavori sul ghiacciaio: ruspe che abbattono seraccate per spianare i pendii, gatti che trasportano neve e ghiaccio per riempire i crepacci, mezzi di cantiere ovunque…
Terzo giorno: Rimpfishhorn in traversata dalla Britanniahutte alla Taschhutte. Giornata magnifica: dopo la pioggia della notte, leggera nebbia al mattino all’altezza del rifugio in rapido dissolvimento con il sorgere del sole. Salita tranquilla fino all’Allalinpass, poi traverso per aggirare la mole del Rimpfishhorn verglassato e delicato. Dopo il traverso lasciamo in una truna il materiale in eccesso e saliamo con i ramponi fino al colle dove inizia la parte alpinistica: il canale è perfettamente innevato, poi inizia il traverso ascendente verso la cresta in condizioni di misto con tratti ghiacciati. Dalla cresta si attraversa due volte in piena parete con notevole esposizione fino ad un tratto di roccette da superare con qualche passo di terzo. Da qui si attraversa ancora verso la cresta finale (con cornici), che porta alla cima. Panorama eccezionale e grande soddisfazione per Riccardo e suo figlio Andrea per la cima raggiunta! Discesa con una calata in doppia (chiodo con cordino) sul tratto roccioso e il resto in disarrampicata (attrezzatura in loco obsoleta e da verificare, probabilmente le soste erano sepolte dalla neve e dal ghiaccio). Discesa su splendido firn fino all’ampio colle sotto l’Allalinhorn, poi neve via via più sfondosa fino alla risalita che permette di passare dal Mellich-gletscher all’Alphubel-gletscher. Si riesce a scendere con gli sci fino a 3050 m circa: al termine della neve abbandoniamo sci e attrezzatura e scendiamo a piedi dapprima su morena e poi per dolci pascoli fino alla Taschhutte. Vallata stupenda e selvaggia, con scorci suggestivi sulla parete nord del Rosa e sul Cervino! Gita da quattro stelle dal punto di vista sciistico, solo perché siamo scesi tardi per l’impegno della parte alpinistica della salita alla vetta.
Quarto giorno: traversata dalla Taschhutte a Saas-Fee attraverso l’Alphubeljoch e salita all’Alphubel. Risaliamo a piedi fino al deposito sci; da qui decido di tentare la salita all’Alphubel in velocità per non far aspettare i miei amici che hanno intenzione di salire solo fino al colle. In un’oretta raggiungo l’Alphubeljoch (pendii dolci con un traverso abbastanza ripido ma non esposto), dove calzo i ramponi e in un’altra ora salgo sull’Alphubel per la cresta sud-est (Eisnase): cresta in ottime condizioni, a tratti affilata, e pendio finale ripido ed esposto ma con buona traccia. Discesa sci ai piedi dalla cima: sul plateau sommitale neve ancora molto dura, a tratti ghiacciata, ma dal termine della calotta in poi firn da antologia: neve leggermente mollata in superficie, pendii ampi e sostenuti, indimenticabili! Sceso sull’ampio ghiacciaio a quota 3650 m circa risalgo a piedi al colle dove raggiungo i miei amici che si stanno rosolando al sole, scommettendo sui tempi della mia salita. Discesa dal colle su firn perfetto in ambiente superlativo: molti crepacci sul percorso, ancora ben chiusi ma visibili (discesa da intraprendere non oltre le 10-10:30 con queste temperature) e seracchi a fare da sfondo! A quota 3300 m deviamo nettamente a destra per evitare di scendere alla Langflue (funivia e rifugio chiusi): tratto di ghiacciaio tormentato e suggestivo, con passaggi attraverso seracchi e ponti di ghiaccio. Raggiunte le piste, percorriamo il traverso fin sotto il roccione di Felskinn e risaliamo i 150 m di dislivello sul versante della funivia. Ultima giornata da cinque e più stelle, forse la più bella discesa che abbia mai fatto per l’ambiente e la qualità della neve; da sottolineare anche la totale assenza di tracce di sciatori sugli ampi pendii di discesa!

Quattro giorni stupendi in compagnia di Riccardo, suo figlio Andrea (a cavallo tra i 12 e i 13 anni!) e Robi, che ha dovuto dare forfait a qualche punta aspettando pazientemente per fare le discese tutti insieme! Gite con lunghi sviluppi, ambienti meravigliosi (a parte la zona del Mittelallalin, deturpata dai cantieri dello sci estivo), soprattutto la traversata nella selvaggia e suggestiva valle della Taschhutte!

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