Albrage (Monte) e Monte Freide da Chiappera per il Colle di Rui

Albrage (Monte) e Monte Freide da Chiappera per il Colle di Rui
La gita
stratocaster
5 16/07/2017
Accesso stradale
Strada asfaltata fino a Chiappera. Buona possibilità di parcheggio.

Giro effettuato quasi come da relazione.
Sono salito da Chiappera al Colle del Rui passando alla casermetta sotto il Monte Eighier. Dal Colle del Rui ho effettuato una deviazione per raggiungere la cima del Monte Cervet.
Ritornato al Colle del Rui sono sceso sul sentiero verso la Valle Fissela: ottimo sentiero e deviazione a sinistra ben evidente.
Arrivato al Passo Lauset ho raggiunto il Colle Val Fissela sul lato Maurin e proseguito per la cima del Monte Albrage. Le placche terminali si salgono e scendono senza problemi.
Ritornato fino al Passo Lauset e proseguito in comoda cresta fino alla punta del Monte Freide.
Per la discesa: ho seguito le tracce presenti poco sotto la cresta, queste non sono continue, in un punto prima del torrione si passa sul lato Maurin, poi si torna sul lato Fissela.
Personalmente, stando alla descrizione dell’itinerario, credevo fosse meno esposto: in più punti è necessario mettere le mani. In un paio di punti ho ringraziato che non ci fossero stambecchi in alto, sopra il percorso.
Raggiunta la sommità della Costa Fissela sono nuovamente sceso al Colle del Rui: non sono riuscito a vedere la traccia che scende direttamente alla sella sopra il Monte Eighier. Poco male, questa parte di cresta non presenta salti e la traccia è evidente.
Sono ancora salito di pochi metri fino al Monte Eighier e da lì sceso per prati fino al Colle Greguri. Poi ritorno su sentiero fino a Chiappera.

Nessuna fonte d’acqua su tutto il percorso.
Ho usato la app GeoResQ: alla fine segnava 17,07 KM e 1802 metri di dislivello

Gita spettacolare: queste quattro punte – sebbene sotto i 3.000 – offrono panorami di prim’ordine (Oronaye, Sautron, Gruppo dello Chambeyron, punte del vallone di Bellino, Viso, vallone di Traversiere, Pelvo, Marchisa e Chersogno, vallone di Cervet, Monte Boulliagna) e gli ambienti sono molto affascinanti.
Visti molte marmotte, stambecchi (uno già nel tratto sotto il Colle Greguri non si è spaventato della mia presenza e ha continuato a mangiare molto tranquillamente), un paio di camosci.
L’ingresso al bunker del Passo Lauset era ancora chiuso da una lingua di neve, peccato.
(Sui conti di GeoResQ non sono sicurissimo: in punta all’Albrage segnava 3006 metri)

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