In questa stagione estiva ormai in chiusura l’ascesa è un’interminabile ciapleri dal pian gias fino al colle dell’Albaron.ì Da quest’ultimo c’è un rimasuglio di ghiacciaio che abbiamo affrontato calzando i ramponi su dritto per dritto per raggiungere la cresta. Unico passaggetto di grado più difficile (II) porta il segno dei ramponi quindi facilmente individuabile. La montagna si sgretola sotto le mani quindi attenzione a non attaccarsi alla roccia semovibile soprattutto nei punti dove il sentiero si sposta leggermente sui versanti. Mi è piaciuto enormemente il “piazzale” di vetta, non mi aspettavo una “punta” così. Per concludere il giro della giornata e non dover di nuovo indossare i ramponi completando la cresta siamo saliti sul monte Collerin ed abbiamo affrontato la sua cresta in discesa fino al Passo Collerin e dal passo siamo tornati al Pian della Mussa. (vedere relazione all’itinerario: Collerin (Monte) Cresta S/SO dal Passo Collerin).
Oggi con Adriano