Albaron di Savoia Parete NE

Albaron di Savoia Parete NE
La gita
popino
3 27/05/2017
Accesso stradale
park a L'Ecot
Osservazioni
Visto valanghe a pera esistenti
Neve (parte superiore gita)
Farinosa compatta
Neve (parte inferiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
2100

Caldo a parte, l’itinerario è in buone condizioni. Solo un po magro il passaggio della fascia di rocce in basso, comunque sciabile.
Siamo partiti da L’Ecot. Tutti gli itinerari della zona sono ben innevati e assai attraenti, (tranne la nord Gran Ciamarella che è di ghiaccio). Appena finisce la caldazza africana saranno probabilmente splendidi. Portage di soli 10 minuti dal parcheggio. Naturalmente conviene partire il più presto possibile, in questi giorni. La parete prende il primo sole e resta sempre assolata. Noi abbiamo dormito alla base, nella Furgo a 5* di Fabri. Sveglia alle 4, partenza alle 4,50 (!!…) vetta alle 9.30. Purtroppo un gran nuvolone avvolgeva la vetta. Panorama zero. Però confidiamo nel nostro culo… e dopo una piacevole chiacchierata con amici provenienti dal pian della Mussa (saluti a GMG) arriva la schiarita! Sono quasi le 10.30, al volo iniziamo la discesa su neve cotta ma ben portante, sicura e divertentissima sino alla fascia di rocce. Qui cambia la musica e la neve si fa marcia con tendenza a partire. Roccette affiorano insidiose… Scendiamo quindi con gran calma, ma passa via tutto sommato bene, senza togliere gli sci. Segue una parte di neve troppo cotta e sfondosa fino al piano sotto la piccola Ciamarella. Dove salutiamo il fortissimo Davide da Levaldigi, nuovo acquisto, che se la risale, malgrado sembri di essere ad Algeri e siano le 11. Come spesso capita in questa stagione , la neve migliora scendendo. Arriviamo , dopo il defatigante e sterminato pianoro che termina al col des Evettes, con gli sci a pochi minuti dall’ auto. Si segue uno dei canaloni ben innevati che a nostro parere dureranno ancora per un po’.
Contrariamente all’itinerario qui descritto , noi abbiamo risalito la linea di discesa. Non è particolarmente scomodo, anzi, venendo dal col des Evettes abbrevia. Ed è molto utile in discesa avere la via tracciata nel dedalo di cenge e rocce, specialmente se il passaggio è magro come adesso. Mi sento di consigliarlo.

Strepitose birre ghiacciate e pic-nic su erba-moquette al bel sole di Maggio, con Diego super -motivato scialpinista solitario da Bergamo. Il caldo ha i suoi contro. Ma anche i suoi pro!
Una bella giornata di sci. Tre stelle sono un po’ strettine, ma quattro mi paion troppe.
Con il forte e saggio Fabino, gestore della Furgo, e il nuovo compagno Davide, che traccia come un bulldozer. (riuscirà a sortituire il nostro Lore ??)

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