Albaron di Savoia da l’Ecot per il Rifuge des Evettes

Albaron di Savoia da l’Ecot per il Rifuge des Evettes
La gita
lucabelloni
4 08/07/2007

gita sociale di 2 giorni del CAI Pianezza, in 12 siamo arrivati in vetta. Saliti sabato, in una splendida giornata con sole e cielo terso, al Refuge des Evettes dove abbiamo pernottato. Domenica mattina partenza alle 4.50, nella notte la temperatura si è alzata e c’era molto caldo, e anche la neve è molle fin dal mattino. Ci vuole un’ora circa per attraversare il lunghissimo piano, al fondo del quale ci siamo tenuti tutti a destra, proprio sotto l’Albaron. Salendo sulla morena a sinistra si allunga di molto il percorso e quindi finchè c’è neve è consigliabile seguire la traccia fatta da noi. Ci siamo legati e ramponati a quota 2.700 metri e da qui l’innevamento è continuo e si sale comodamente al pianoro superiore del Glacier des Evettes. Da qui in su la traccia è un continuo zigzag in mezzo alle enormi seraccate. Attenzione ad alcuni crepacci nella parte centrale della salita. Arrivati alla sella dell’Albaron abbiamo affrontato la cresta che è in buone condizioni, anche se nella prima parte ci sono ancora dei tratti innevati che in qualche tratto costringono ad abbassarsi su uno dei due versanti. Nella parte più ripida invece è quasi pulita e si sale tranquillamente senza neve sulla roccia. Arrivati in cima alle 9.20, il tempo ci ha concesso di godere un po’ dello splendido panorama prima del peggioramento. Discesa lungo il percorso di salita su neve ormai pesantissima, siamo arrivati al rifugio in ordine sparso intorno alle 13.30 e da qui fuggiti immediatamente a valle per evitare la pioggia.
La gita è bellissima e spettacolare anche se non è assolutamente banale, le condizioni sono ancora piuttosto buone ma tra qualche settimana credo che molta neve sparirà e i crepacci aumenteranno.

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