Albaron di Savoia da Avérole

Partiti dal rifugio con i rampant (tenuti per tutto il percorso), non semplice individuare il punto esatto dove salire, dato che l’innevamento ci ha portati a seguire un itinerario un po’ troppo alto, mentre conveniva attraversare prima verso sx. Per arrivare sulla spalla necessari i ramponi. Io mi sono fermata sotto le roccette finali perché c’è un tratto con fittoni e poi c’è una corda fissa, ma per scendere si fa la doppia e quindi bisogna avere imbrago e corda. In discesa l’aria fresca non ha lasciato mollare la neve fino a metà percorso. Ripassati al Rifugio e poi 9 km di pista da fondo fatta alle 15, con molti tratti da spingere.
Riflessione: quando tornerò a fare l’Albaron lo farò con la strada aperta fino al parcheggio di Averole (mezz’ora sotto al rifugio), porterò tutto il necessario per fare la doppia e cercherò di farlo quando si scende a Vincendieres, perché quella discesa mi ispira moltissimo.

TERZO GIORNO AL RIFUGIO D’AVEROLE: non poteva mancare questa gita, anche se dovrò tornare poi a ripeterla perché non sono andata in cima.