Sicuramente una gran bella escursione ma per gustarla a fondo serve essere ravanatori incalliti.
Con l’Amico Giuseppe.A tarda sera propongo a Blin la salita a Pian d’Alars,sappiamo entrambi dove andremo a parare e Blin essendoci nato in questi posti lo sa meglio di me tanto che si presenta alla partenza armato di Fausèt e Tisoire Puore anti gratacui.Procediamo bene mentre inizia a nevicare,prima delle baite di Pian d’Alars comincia il ravanamento,saliamo a fatica una scivolosa pietraia e arriviamo alle imboscatissime baite,non ci domandiamo neanche che si fa ,è chiaro si continua a salire.Oltre le baite un pendio ripido con rocce lastricate umide e gelate ma attraversate in lungo ed in largo da strette cenge erbose,le sfruttiamo fiutando le piu’ accessibili per portarci sulla dorsale,ora un tratto di cresta dove si usano la mani,serve attenzione su questo terreno, nevica sempre piu’ forte.Sbuchiamo sotto alla Punta di Pian d’Alars che raggiungiamo per un ripido pendio erboso innevato.Una stretta di mano e via sotto la fitta nevicata verso la Bocchetta di Tirolo e giu’ alla Casaforte a Tirolo sup. dove facciamo la pausa pranzo.Poi discesa a Campit e Pian Zut fino a chiudere l’anello a Pianazzolo sup.Un grande Grazie all’Amico Blin per avere accettato come sempre con la massima disponibilità e entusiasmo questa mia proposta di ravanamento questa volta a tratti….estremo.