Oggi salita solitaria fra le mie montagne, passando in rassegna le baite ormai quasi del tutto distrutte, ma soprattutto salito con l’intento di fare un po’ di pulizia sul sentiero; armato del mio “fauset” (roncola) e passo dopo passo, ho iniziato a tagliare i rami che ostruivano in qualche modo il passaggio, questo a partire da poco oltre l’inizio fino all’uscita del bosco sopra le baite Campit. Ovviamente questo modo di procedere mi ha notevolmente attardato e sono giunto alla Punta dell’Alantur che erano ormai le 13 e 15’. Mi sono giustamente goduto una buona pausa pranzo al sole e la visione del meritato panorama, poi ridiscesa e sempre col “fauset” a ritoccare i punti ancora un po’ sporchi, quindi tempi di discesa ancora dilatati, giunto all’auto alle 17 e 15’. Ora mi sento di dire che il percorso è abbastanza fattibile anche da persone normali senza che siano obbligatoriamente dei ravanatori doc anche se l’ambiente rimane purtroppo chiuso in quanto sotto il bosco. Rimane un tratto poco prima delle Baite Grange, in cui c’è un grosso albero caduto che ostruisce il sentiero; occorre aggirarlo sulla sinistra.