- Accesso stradale
- come da descrizione
Sia la relazione di gulliver sia quella su “valli di lanzo in verticale” risultano parzialmente fuorvianti. Allo stato attuale non si trovano corde fisse sotto la cascata ma solo tre spit marci non facilmente identificabili. Si vede però subito la grande placca appoggiata da risalire dopo il guado, che va abbandonata oltre i due terzi della sua estensione, rinvenendo poi una traccia nell’erba fino a una freccia rossa su masso che indica di salire la pietraia a sinistra (ometti. Ne abbiamo aggiunti). Non restare bassi perché si finisce nella rosa canina. La via presenta 6 tiri da 30-35 metri secondo noi su queste difficoltà: L1 5b L2 5c L3 5b L4 5c (forse passo di 6a su placca sotto la sosta) L5 5a L6 6a. Meritano il viaggio L4, che propone una scalata abbastanza varia, e L6, diedro con roccia molto bella e movimenti estetici. Il diedro è spittato in modo ragionevole, sicuro, secondo l’obbligatorietà proposta, le altre lunghezze diciamo che sono molto spittate, a nostro parere inutilmente. Via che non è mai verticale, piuttosto sporca, verdura e licheni, qualche passaggio sull’erba, roccia generalmente buona ma non sempre. Le tre doppie, sulla via, da 55-60-60 vanno tutte verso sinistra faccia a monte (la prima passa sui ginepri).