- Accesso stradale
- strada pulita fino a Chezal
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 2100
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Salita al Pitre de l’Aigle in una giornata piuttosto calda e con innevamento al limite. Dalla frazione di Chezal, dove abbiamo parcheggiato le auto, gli sci si portano in spalla per una decina di minuti e poi si riesce a salire sfruttando i pochissimi centimetri di neve (caduta la settimana precedente) che ricoprono il terreno. Nella parte mediana, grazie all’esposizione più favorevole, il manto è più abbondante mentre sulla crestina finale il vento ha lavorato molto e si giunge alla vetta calpestando qualche sasso. Discesa su crosta, sia portante che non, nella parte alta mentre nella prima parte del bosco, cercando i giusti avvallamenti, si possono fare un po’ di belle curve su neve già primaverile. In basso bisogna fare attenzione soprattutto a non rovinare gli sci. Il consiglio è comunque di attendere fino alla prossima nevicata (quando mai verrà!) prima di ripetere questa gita. Ottima la compagnia con Barbara, Gianni, Antonella, Danilo, Vincenzo, la giovanissima Ludovica, Maurizio, Claudio e la cagnolina Camilla.