Aigle (Bec de l’) da Larche per il Vallon de Font Crèse

Aigle (Bec de l’) da Larche per il Vallon de Font Crèse
La gita
enzo51
4 09/04/2015
Accesso stradale
OK
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Primaverile/trasformata
Neve (parte inferiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
1700
Equipaggiamento
Scialpinistica

Questo nostro di oggi, e’ stato un viaggio per creste e valloni all’insegna del vero scialpinismo, quello di nome e di fatto. Non la semplice salita a un colle o a una cima facile, da dove poi preoccuparsi solo di buttarsi giu’ in picchiata a disegnare curve su curve giusto per il solo piacere di sciare. Ormai la neve e’ trasformata, anche se non proprio del tutto. Oltre i 2200m una farinella pressata ma sciabilissima sussiste ancora, a riprova che parlare di buon rigelo oltre certe quote e’ ancora presto. Quindi ci si puo’ attardare sulla montagna, e pensare a qualche concatenamento possibile con salite a piu’ cime, in genere utilizzando le creste per salirle. E’ toccato prima a les Germas, il calcarne la vetta. Modesta cima posta tra la P.de Vermeille e il Bec d’Aigle, ma non facile da salire dal suo ripido versante nord est, che ci ha costretti a rimettere sci e ciaspole a spalle e proseguire a piedi. Per una cengia sul lato ovest scesi al colletto posto all’esatta meta’ tra le due montagne,riprendiamo su terreno misto il cammino di cresta su dritti in punta al Bec d’Aigle, senza grosse difficolta’. C’e’ ancora una punta di un certo interesse nei paraggi, il Pic du Chamois, un turrito e attraente obelisco, ostico da salire, ma un tentativo lo si puo’ cmq fare. Spigolo sud.ovest verticale, ben appigliato roccia mediocre esposizione massima. Per questa ultima scalata, ho dovuto appellarmi unicamente a me stesso, non ritenendo sensato da parte del socio, osare oltre il dovuto. E poi serviva la corda che nemmeno avevamo. Per lui tutto un vallone laggiu’ ad aspettarlo, al sottoscritto l’ultimo atto di un lavoro da finire bene. Come bene e’ finito tutto, e la compagnia di li a poco ritrovata. A conti fatti l’alpinismo oggi ha prevalso sullo sci, ricondotto alla semplice salita d’avvicinamento lungo il vallone della Tete de Fer, e la discesa a concatenamento avvenuto in anello per il vallon de Rofre con arrivo sempre a Larche. Una scialpinistica se vogliamo piu’ orientata al piacere di scalare una montagna o delle montagne, dove lo sci alla fine non si riduce che a un mezzo per avvicinarle e per poi da esse riallontanarsi per riguadagnare la base. Se poi si riesce alla fine a farci stare anche una bella sciata nel mezzo, tanto di guadagnato.
Con Paolo, che oltre ai canali ora comiciano a piacere anche i concatenamenti di piu’ cime. E ti pare poco..!

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