Aguia (Rocche de) Nido d’Aquila

Aguia (Rocche de) Nido d’Aquila
La gita
rello
05/10/2019

Ripetizione integrale insieme a Nanni e Skeno.
La parte più interessante è sicuramente la prima, che culmina sul terrazzino con panoramico parapetto della L6 (una specie di nido d’aquila) da dove si ritorna all’attacco della via, con una bella sequenza di 3 corde doppie. Se si ha tempo e padronanza del terreno (trattandosi di una via molto d’ambiente, con tiri piuttosto lunghi) è certamente molto “logica” anche la seconda parte, che offre una cavalcata di cresta con rientro a piedi (valutare bene i tempi, però, vista la necessità di scendere uno scosceso canalone dove, in ogni caso, è consigliabile attrezzare una corda doppia).
Nell’insieme si tratta di una delle vie più lunghe della zona; ed è veramente incredibile aver trovato una simile struttura ancora inesplorata, a due passi da casa!
I vecchio chiodi che abbiamo trovato sulla L3 (e che sono ancora al loro posto) a prima vista
hanno almeno una quarantina d’anni. Pertanto, in un’epoca di esplosione dell’arrampicata sportiva e di scoperta delle falesie finalesi, può essere che, dopo un primo approccio, il posto non sia sembrato meritevole di frequentazione. D’altra parte, va detto che la qualità della roccia è mediamente discreta, il che significa che talvolta è buona ma, talaltra, è decisamente cattiva… Si tratta quindi di una salita da ripetere solo con lo spirito (e tutte le cautele) del più antico alpinismo, per tutti quelli che ancora apprezzano questo genere di cose…

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