Agugliassa (Punta) traversata dal Col di Coi a Punta Pleng

Agugliassa (Punta) traversata dal Col di Coi a Punta Pleng
La gita
vassili82
3 26/09/2010

Una giornata particolare…tutto è cominciato con un mio leggero ritardo nel passare a prendere Chiara, solo 5 minuti, ma per la prima volta in vita mia, partendo da casa sua dopo pochi km si è accorta di aver dimenticato gli occhiali da sole, ok torniamo indietro…giunti al luogo di incontro con Renzo, sempre con i 5 minuti di ritardo, si parte in direzione del Rif.Barbara, ma parlando e scherzando in macchina ci “voliamo” il bivio a sx per il Barbara e giunti quasi a Villanova c’è ne accorgiamo, e torniamo indietro…giunti al Barbara si parte direzione Cianai di Coi, dopo una lunga diagonale a sx e dopo aver attraversato un canalone dovrebbe esserci indicazione di vernice al bivio per salire al canale, non trovandola e pensando che fosse più avanti finiamo sotto il Manzol, forse c’è qualcosa che non quadra, siam troppo avanti, così decidiamo di tagliare e salire su dritto con un lungo traverso per non tornare indietro…finiamo in una zona molto ripida per lo più costituita da erba bagnata e terra molliccia che si smuove sotto i piedi, per nulla sicuro salire di qui, non si riesce neanche ad arrampicare per le rocce affioranti che instabili rimangono in mano, decidiamo di ripiegare e tornare sui nostri passi tagliando più in basso… finalmente arriviamo alla base del canale, ok si sale, il canale abbastanza ripido, nella prima ed ultima parte è abbastanza buono, ma la parte centrale è “marcio” e si smuove un po’ tutto, fare molta attenzione a non far rotolare le pietre in testa su chi segue…giunti al colle (la salita si sente) ormai è ora di pranzare, dopo di che Renzo va a dare un’occhiata alla cresta, (dove i passaggi non saranno troppo difficili ma l’esposizione è notevole e se si volesse stare sul filo le difficoltà aumentano, non è assolutamente da sottovalutare a vederla così), ma le rocce fredde e ancora umide delle piogge della sera prima non sono il massimo, in oltre stannno arrivando le nebbie , così all’unisono decidiamo che la traversata per cresta sarà per un ‘altra volta…scendiamo dal canalone facendo attenzione al tratto franoso (forse per le precedenti pioggie), arriviamo alla base del canale che le nebbie ci avvolgono, col senno di poi abbiamo fatto propio bene a non salire per cresta, però dobbiamo cercare di riiprendere il sentiero di discesa ma con la nebbia non è propio così facile, cosi tra sali e scendi, vai avanti torna indietro, “ravana da si e ravana da la” riusciamo a trovare degli “ometti” che ci guideranno fino al Barbara… adesso possiamo concedrci una sosta al rifugio…ma non è ancora finita qui perchè partendo in macchina ci troviamo una coda a passo di lumaca, o meglio a passo di mucca per via dei pastori con le loro mandrie per la transumanza, ed è così che ci attendeva una lunga discesa anche in macchina…ma la nostra giornata particolare, nonostante non abbiamo compiuto la traversata programmata, è stata comunque piacevole, non sempre si riesce ad arrivare in punta in montagna, per i più svariati motivi, ma quello che conta è il “sentimento che legga i compagni di salita, io trovo che in montagna si provano delle sensazioni di fiducia e stima tra amici che “giù” nel “pantano” delle città, ed in quella che noi esseri umani chiamiamo civiltà non si trovano quasi più e sono un lontano ricordo del tempo che fù…

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