Inserisco la gita anche se, purtroppo non abbiamo raggiunto la vetta perché non siamo riuscite ad identificare il canalone che conduce all’attacco della cresta.
Al momento la strada per il Rif. Barbara è interrotta a circa 4km a valle del rifugio. Grazie a due simpatici signori che ci hanno dato un passaggio (la sterrata sostitutiva, che taglia fuori il tornante crollato, è percorribile con una Panda 4*4), abbiamo evitato di scarpinare su asfalto bollente.
Dal Rif. Barbara seguire le indicazioni per il Col Manzol e, ad un certo punto abbandonare il sentiero. Proprio questo punto è quello che noi (e altre persone con cui abbiamo parlato) non abbiamo identificato. Da informazioni ricevute in seguito, e dall’osservazione della morfologia di vette e creste, dovrebbe essere a quota 2130: in corrispondenza di una lapide visibile dal sentiero ci dovrebbe essere a destra il bivio con l’indicazione (quasi illeggibile) per il Col di Coi. Raggiunta la conca pietrosa sotto l’Agugliassa, occorre salire il canale fra l’Agugliassa e il Manzol (canale del Coi di Coi), visibile dalla conca (basta sapere qual è, perché i canali ripidi, come descritti nelle relazioni, abbondano in zona). Dalla conca è ben visibile anche la cresta. Ora che abbiamo identificato, almeno visivamente, i vari punti, torneremo per completare la gita!
Grazie a Bruna per questa bella gita di esplorazione!