Materiale, una decina di rinvii lunghi e molti cordini, una serie completa di friends fino al 3 BD, martello e chiodi.
Chiodatura e soste inesistenti nella prima parte ed il tutto sempre rarefato nella seconda. La lunghezza dei tiri va regolata in base agli attriti delle corde ed alle possibilità di sosta. Roccia buona anche se liscia ed in alcuni punti senza alcuna aderenza.
La salita va intuita passo per passo, cercare sempre il facile.
Nella variante Buscaini lo stile è più diretto ma a mio avviso alcuni tratti sono ancora successivi agli anni ’60, abbiamo superato ad esempio un marcato strapiombo con tre chiodi ravvicinati ed una sosta intermedia che ha probabilmente una datazione più recente.
“Dall’imo al sommo” è la mia divisa di questa salita.
La parete sembra inghiottirti senza volerti restituire e ti trattiene a se fino alla vetta.
Un vero viaggio mitigato solo dal contenuto avvicinamento e dalla presenza di due bivacchi in lamiera. Il rientro verso il punto di partenza è comunque interminabile.
Il nostro più sentito ringraziamento va alla signora del bar che ci immantinente trovato un passaggio auto per recuperare la nostra macchina.