- Accesso stradale
- sterrata un po' sconnessa in alcuni tratti
Trasferta ligure in questo we praticamente estivo, così ne abbiamo approfittato per fare questa famosa “Ferrata degli artisti”. Avvicinamento un po’ lungo da Torino (calcolare 2 h 30 circa) ma secondo me ne vale la pena, soprattutto nelle mezze stagioni. Dal parcheggio con la sbarra verde (oggi aperta), dove c’è una bacheca che illustra tutto il percorso, si cammina circa 20 minuti su sterrato e quindi si imbocca sulla destra un ripido sentierino (bolli rossi in abbondanza) che in altri 15-20 minuti porta all’attacco della ferrata.
La ferrata è lunga ma abbastanza discontinua e non particolarmente impegnativa. Si alternano tratti più impegnativi e verticali (cmq sempre abbondantemente attrezzati) ad altri in cui si tratta più di un sentiero attrezzato che di una ferrata. Alcuni torrioni sono davvero estetici e tutta la ferrata è molto panoramica, svolgendosi in gran parte lungo una cresta. La roccia è un calcare solidissimo e molto gradinato e manigliato, quindi si può salire senza praticamente attaccarsi al cavo. Molto bello e adrenalinico il ponte tibetano (peraltro aggirabile!!!), che è un po’ ballerino specie nel primo tratto in leggera discesa. Concordo con chi dice che forse è un po’ eccessiva la quantità di cavi e gradini metallici, che riducono notevolmente la difficoltà, però è anche vero che così facendo diventa un percorso adatto anche a chi è alle prime armi e quindi va bene così!!!
Il sentiero di discesa è in effetti un po’ insidioso nella prima parte, dove tuttavia ci sono numerosi tratti attrezzati con cavi e gradini, poi nessun problema fino all’auto.
Escursione comunque abbastanza lunga. Noi abbiamo impiegato circa 5 h 30 per compiere tutto l’anello, di cui 2 h 45 per la sola ferrata. Giornata spaziale, con cielo azzurro e temperatura piacevole grazie ad un bel venticello che mitigava notevolmente il clima caldo di questi giorni. Visto parecchie auto al parcheggio ma non siamo saliti praticamente da soli.