Ferrata molto rilassante. Pur essendoci alcuni punti un po’ aerei si ha sempre la sensazione di averla sotto controllo.
L’incontro col ponte è proprio emozionante: sembra lunghissimo e oscilla un pochetto ma è quello che rende il percorrerlo divertente, ci si sente comunque molto sicuri. Un po’ delusa dai dipinti: bisogna farci caso, non sono immediatamente riconoscibili pur essendo grandissimi sulle pareti rocciose. Visto che ho preso un po’ di dati li comunico a beneficio di tutti. Accesso: raggiunto Magliolo e il Santuario prendere deviazione a sin. della statale, che fiancheggia la chiesa piegando a dx e dirigendosi verso Isallo, che si supera su strada asfaltata che si stringe e sale nel bosco per buon tratto, poi diventa sterrata fino ad ampio spiazzo utile per parcheggiare. Qui è presente una bacheca con pianta e notizie sulla ferrata e una sbarra (aperta) oltre la quale la sterrata continua. (La sterrata è discreta, ma dipende dall’auto che avete permettervi di percorrerla, se no in 15′ circa si arriva a piedi da fine asfalto allo spiazzo). Dalla p.zza Chiesa Magliolo allo spiazzo nel bosco sono circa 10 km.
Superata la sbarra, a piedi sulla sterrata in circa 15′ si raggiunge una seconda bacheca con stesse info posta proprio davanti all’inizio del sentierino di “arroccamento” segnato con bolli rossi che in circa 20′ porta all’attacco del cavo.
Ottima roccia, staffe, gradini metallici e maniglie a gogo’, non faticosa per le braccia. Esistono 2 vie di fuga prima e dopo il ponte e un sentiero di aggiramento del ponte. Con comodo abbiamo impiegato circa 2 ore fino al ponte e 1 ora dal ponte alla fine. Sentiero di rientro inizialmente ripido (assistito con cavi metallici e qualche gradino) poi tranquillo e piacevole nel bosco e riporta in circa 1 ora e un quarto sulla sterrata, circa 5′ a monte del sentierino di arroccamento.
Ho trovato questa ferrata più facile della Sacra S. Michele e della Roccabianca (Caprie). Buona salita.