- Accesso stradale
- Lunga molte curve ma ben asfaltata la strada fino a Grange.
C’e’ un numero imprecisato di alberi messi di traverso sul sentiero relativo alla prima parte del percorso di avvicinamento, tagliati con motosega per un certo tratto, inizia poi una penosa quanto mai stancante lotta consistente in una corsa agli ostacoli fatta di scavalcamenti e aggiramenti, certi uni a monte altri a valle su terreno ripido fangoso e di conseguenza scivoloso.
Per lunghi tratti il sentiero inoltre ha tutto l’aspetto di un rigoglioso torrentello.
L’uscita sui pascoli superiori ecco che risuona come una liberazione.
la parte alpinistca al confronto e’ quella che ha dato i minori problemi. Scontato l’uso dei ramponi dato l’ottimo rigelo. Non necessaria, comunque utile la picca, mai tolta pero’ dallo zaino.
Mi e’ sfuggito alla vista il Goblin citato da Piedinalto nel suo post con tanto di foto, pur trovandomi sulla giusta linea di salita. Riconosciuto benissimo invece l’uscita al colletto, contraddistinta da un grosso masso squadrato sul filo di cresta, e poco piu’ a sx l’evidente torrione roccioso, parte della cresta sud est alla Rocca Maritano.
Il rimanente tratto di cresta alla vetta misto neve roccette, se ci si mantiene alla destra del filo non oppone alcuna difficolta’.
Il veloce formarsi di cospicui corpi nuvolosi nonostante sia solo meta’ mattina, non invitano a indugiare in vetta a lungo piu’ di tanto. Per cui scendere e’ la cosa piu’ saggia che rimane da fare, al fine di evitare di ritrovarsi all’ammollo sotto l’ennesimo acquazzone di frequenza ormai quotidiana.
Non un anima in giro, camoscio sempre in fuga a parte.