Adamello (Monte) dal Ponte del Guat per il Rifugio Gnutti e la Via Terzulli

Adamello (Monte) dal Ponte del Guat per il Rifugio Gnutti e la Via Terzulli
La gita
barrosismo
5 05/10/2018
Accesso stradale
Strada della val Malga stretta ma ottimo fondo

Condizioni ottime. Qualche nevaio da circa 150 m sotto la cima ma non crea problemi. Sulla Terzulli solo qualche macchia di neve, non ho usato i ramponi. Le catene sono fondamentali. Consigliato il set da ferrata data l’esposizione continua. Da non sottovalutare. Sul ghiacciaio invece ramponi indispensabili, dato il ghiaccio vivo. In queste condizioni meglio evitare il traverso che da sinistra a destra porta in cresta. Si è proprio sopra la terminale, occorre attenzione perché nonostante la pendenza non eccessiva una caduta avrebbe gravi conseguenze. La traccia è stata fatta nei giorni scorsi quando ancora c’era neve. Meglio tirare dritti sul ghiacciaio e puntare verso l’alto seguendo i rari ometti. Ambiente stupendo, dai boschi al pantano e poi la morena e il ghiacciaio. Sentiero sempre ben segnato, a parte qualche punto franoso sulla morena. Mi aspettavo molta più neve in cresta (ero certo sarebbe stata di misto), ma anche che fosse più semplice la cresta sotto la cima. Non ci sono grosse difficoltà (max 2-) ma ci sono molti sfasciumi e gli ometti non così frequenti. Giornata tersa, panorami bellissimi. Vento gelido sulla cresta e in cima a ricordarmi che l’estate è finita da un po’. In giornata non è lunga, è eterna: ho camminato in tutto 12 ore e mezza, scendendo con molta calma dato che ero bollito. Splendida solitudine, ho solo condiviso la cima con una coppia di tedeschi attempati ma rapidissimi. Tenera conto che il telefono non prende mai, nemmeno al parcheggio e neanche le chiamate d’emergenza.

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