7.1Km
La roccia è inaspettatamente buona, difficile trovare massi ballerini o fuoriposto. Obbligatorio comunque, essendo sulle Apuane, verificare sempre il tutto.
L’ambiente è spettacolare e selvaggio; apuano al 100%. Il panorama spazia su tutta la valle del Lucido, Vinca, cresta Natta Piana, Sagro, le varie foci (Vinca, Luccica, Navola, Rasori), Bruguana, Folgorito, Carchio, Campaccio e tanto tanto altro.
Dalla capanna si prosegue per il bosco salendo a sinistra del rifugio per evidente traccia fino alla fine della vegetazione, da qui si traversa con diversi tornanti il ravaneto, ben segnato da tracce e ometti fino a raggiungere la base delle guglie. Qui la traccia continua in falsopiano verso sinistra rientrando nel bosco, attraversando una falesia (Placche degli allievi), fino a raggiungere un canalone. Con attenzione si traversa superando la prima torre (Toracca) e con attenzione si prosegue fino a raggiungere la base della Cartuccia. La base è caratterizzata da un comodo terrazzane con qualche albero più in basso e già vecchi spit in evidenza. 15 min dal rifugio.
La via è una variante della ‘Via Dei Fiorentini’, che rispetto al primo tiro attacca più a destra. Si attacca da una piastrina posta sopra gli alberi presenti nella spianata di base della guglia. I restati tiri sono in comune con la ‘Via dei Fiorentini.
L1: La via parte con un muretto appoggiato ma abbastanza verticale, placca lavorata con piccole tacche e rugosità che rendono la salita piacevole e divertente. Salire verticalmente, poi circa a metà parete puntare a sinistra seguendo le poche piastrine presenti. Si arriva sotto una grande nicchia scura dove è presente la sosta fatta con due piastrine e un cordino. Da qui si vede un’altra fila di piastrine arrivare da destra, il primo tiro della ‘Via dei Fiorentini’. 5/6 piastrine. Integrabile con friend e nut. 35 m, IV+/V
L2: Dalla sosta superare uno strapiombino ben ammanigliato (V), poi proseguire per roccia appoggiata e generosa tramite fessure e maniglie (VI+) fino a sostare in sommità su di un grande masso. La sosta è composta da due spit e una maglia rapida alquanto arrugginita, il tutto collegato con cordino. 5 spit. Facilmente integrabile.30 m, IV+/V
L3: Dalla sosta si traversa facilmente fino ad arrivare alla base di una parete, qui una piastrina a media altezza suggerisce la direzione di salita; utilizzando i punti deboli della parete (fessure e maniglie) si vince la verticalità del muro (V) fino ad uscire tra rocce e paleo. Ora più facilmente (III/IV) si arriva fino in cima alla Torre dove si sosta su una grossa vecchia catena arrugginita. 2 spit, facilmente integrabile. 25 m, III/VI/V
Discesa: dalla sosta dell’ultimo tiro si attrezza la prima calata in corda doppia verso in canale che separa l Cartuccia dalla Toracca.
- 1° calata: 40/45 metri circa fino a sosta su spit e cordone posizionata lungo il canalone sul lato Torre Cartuccia
- 2° calata: fino a fine corda, in fondo al canale puntando ad un alberello con masso sottostante. Ricordarsi i nodi a fine corda poiché le corde non arrivano direttamente all’albero ma pochi metri prima.
Da qui si ritrova la traccia di avvicinamento e rientra percorrendo il sentiero a ritroso.
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