Se si aggirano i tratti più ostici non si supera mai il II°, a parte un singolo breve passo di III°.
Non si trovano segni di passaggio, costruito piccoli ometti sulle tre cime a cui mancava.
Seguire la strada fino alla fine. Il parcheggio per le auto è situato nella frazione Baravex Dessus, a 500 mt di distanza da Praz.
Raggiungere con itinerario a scelta il colle Fenètre de Tsan, arrivare in bici al Magià pare l’opzione migliore. Dal colle puntare a sud e superato un primo gradino ripido salire la facile cresta sino alla vetta della Piccola Cima Bianca Nord (2869) EE. A questo punto un risalto verticale impedisce il proseguire sul filo di cresta, ritornare indietro e appena possibile scendere su pendio erboso lato sud sino a raggiungere una cengia che traversa sotto la punta Nord. Appena possibile risalire in cresta e raggiungere la vetta centrale (2890) EE. Proseguire in cresta e scendere su facile paretina gradinata al colletto, da qui in avanti meglio usare la corda. Su facile cresta si raggiunge un intaglio per poi affrontare direttamente la parete della prima torre della vetta sud (2915), questa paretina offre un passo di III° che potrebbe essere più facile ma non bisogna fidarsi degli appigli più facili visto che tanta roba si muove. Ora si scende facilmente dalla prima torre e si sale senza problemi alla vetta della seconda torre di identica altezza. Poi lasciando leggermente il filo di cresta sulla destra si scende in traverso la paretina II° per poi proseguire su di un tratto più facile EE. Poco prima di raggiungere la vetta della Cima Bianca si incontrano due risalti da contornare sulla destra per poi salire direttamente la paretina ovest che conduce direttamente alla croce di vetta (3009). Dopo si segue per un breve tratto il sentiero che proviene da Torgnon per poi abbandonarlo e proseguire in cresta, incontrando ancora sporadici passi di I° (corda nello zaino). Tutti i risalti si possono scendere facilmente, discorso a parte il penultimo prima di scendere al colle di Tsomioy, dove la cresta presenta un tratto di 5 metri verticale. Da aggirare sul lato destro su ripide cenge erbose per poi riprendere poco sotto la cresta senza ulteriori problemi sino al colle. Da qui un comodo sentiero riporta al rifugio Magià