Tuttavia, interrompendo la discesa a quota 2300 m circa, si può raggiungere, con percorso piuttosto lungo e faticoso, il Refuge de la Vallette, da cui, il giorno seguente, è possibile ritornare al Col de Labby attraversando la zona sommitale dei Domes de la Vanoise (punto di passaggio obbligato è il Dome de Nants) e chiudendo così un bell’anello nella parte meridionale del massiccio.
Si sale alla Pointe de Labby seguendo l’itinerario già descritto e, ritornati sulla cresta a S della vetta, si inizia la discesa sul versante NO su splendidi pendii, inizialmente molto ampi e in pendenza lieve (salvo il primo breve tratto ripido), poi progressivamente più ripidi in bellissimo ambiente a sinistra delle seraccate del Glacier du Genepy fino a sotto la sua parte terminale, dove si attraversa verso il versante destro orografico a quota 2300 m circa, ormai fuori dal ghiacciaio.
Si inizia a risalire traversando su pendii ripidi esposti a SO fino ad una casetta per poi proseguire verso il passaggio a dx del Roc du Blanchon a quota 2650 (tracce di sentiero visibili in assenza di neve) e scendere sul versante opposto (N) fino a 2200 m traversando poi verso dx, oltre il il torrente, fino a raggiungere a quota 2100 circa il sentiero, già ben visibile dall’alto, che, dopo una risalita su ripidi pendii (attenzione in caso di forte innevamento o neve non sicura!) conduce al Refuge de la Vallette, di fatto un gruppetto di chalet in splendida posizione a 2600 m di quota. Rifugio molto accogliente con stufa a legna e cucina a gas utilizzabili anche quando non gestito.
- Cartografia:
- Vanoise Scala 1:50.000 n.11 Didier Richard