importante: fino a Pianfey si possono tagliare i tornanti con sentieri molto ripidi, seguendo i cartelli “soirée vertical Issogne”, diversamente la strada si presenta asfaltata fino all’ arrivo
La salita comincia dalla piazzetta centrale di Issogne (387 m), tra la chiesa e il castello, dove si trova anche una bella fontana. Non ci sono indicazioni per Vesey, quindi bisogna seguire la via principale in salita ignorando le deviazioni laterali. Alla fine del paese, si arriva a un quadrivio con una cappella: qui si prende a sinistra nel bosco, affrontando subito una dura rampa con tornanti.
Dopo il terzo tornante (507 m) la salita si addolcisce leggermente, pur restando impegnativa. Si susseguono numerosi tornanti (fino all’undicesimo a 667 m), alternando tratti ombreggiati a scorci panoramici
Dopo il diciassettesimo tornante (892 m) si passa accanto alla frazione di Pianfey e, poco oltre, si incontra il cartello che vieta il transito ai veicoli non autorizzati. Qui inizia il tratto più impegnativo: 1,25 km con pendenze fino al 13% e altri quattro tornanti.
Dal diciottesimo al ventunesimo tornante si aprono magnifiche vedute sui ghiacciai del Monte Rosa e sulla Val d’Ayas. Dopo il ventunesimo (983 m), la strada entra in una valletta ombrosa, dove la salita si interrompe per un tratto più agevole di circa 450 metri, compresa una breve discesa.
Segue un tratto vario con rampe dure e due tornanti ravvicinati, una breve pausa presso una baita, poi un’ulteriore rampa ripida porta al ponticello a quota 1227 m, a 1,7 km dall’arrivo. Dopo il ponte, si riprende a salire duramente, superando le baite di Lavou e il venticinquesimo tornante, accanto al torrente, con punte di pendenza fino al 17%.
La salita non molla: si affrontano gli ultimi tornanti fino a Vesey Dissot (1332 m), dove si trova una chiesetta e una fresca fontana al tornante 29 (1370 m). L’ultimo tornante (30, a quota 1412 m) è nei pressi di Cousse; da qui un breve falsopiano e un’ultima rampa conducono a Vesey Damon, tra le baite, in un ambiente di alta montagna. Il panorama purtroppo non è così vasto, ma il Monte Crabùn (2710 m) domina la scena sul versante opposto.