- Accesso stradale
- Raggiungere l’Hospice al Colle del Piccolo San Bernardo dove si parcheggia.
Premessa: non ho effettuato l’anello, ma solo la parte francese, da Hospice e ritorno. Ma cambiano i tempi e le situazioni rispetto all’itinerario descritto, oggi la via per il Valaisan è praticamente su autostrada. Arrivati al Col de la Traversette si trova una mega-sterrata che punta a NE, io l’ho seguita tanto per camminare (vista anche la nuvolosità della giornata) e per non fare il sentiero che presenta punti alpinistici forse non alla portata di Frank. La sterratona termina all’arrivo di un impianto di risalita (stazione in costruzione), da lì parte una pista quasi verticale che termina all’arrivo dell’altro tronco. L’impianto è in fase di realizzazione, oggi montavano i tralicci con l’elicottero, immaginarsi il movimento. Comunque, se uno arriva all’ultima stazione dove la pista termina, lì finalmente inizia un sentiero che porta in breve in vetta e nei tratti più delicati (mai difficili) ci sono i segni rossi che aiutano.
Il sentiero originale dovrebbe ancora esistere, infatti al Col de la Traversette si vede uno stacco, dove però incrocia la pista è stato tranciato, esperienza personale che l’ho seguito al ritorno e quando sono arrivato ad un ometto mi sono ritrovato a strapiombo sulla sterrata. Al colle le indicazioni sono scomparse, segno che coi lavori in corso la salita la Valaisan non è cosa.
Nonostante la deturpazione da Premio Attila, panorama dalla vetta sempre grandioso (anche se oggi compromesso dalla nuvolosità), per questo lascio le 5*. Non mi sento però di consigliare questa gita, meglio dall’Italia sulla storica mulattiera militare che sempre resiste.
Oggi di nuovo con Frank sul sentiero (anzi, sulla sterrata), per lui arrivo in vetta senza problemi, solo in un punto è servito il sollevamento (ma non abbiamo fatto un impianto di risalita apposta …).
Grazie alla moglie per l’attesa con shopping a La Rosiere ed il coffee-break al colle.